Tempo di vacanze, i cieli d'Europa sono al limite. Scioperi o maltempo potrebbero portare a ritardi e cancellazioni
ZURIGO - Chi parte in vacanza potrebbe dover fare i conti con ritardi e lunghi tempi d’attesa. Sulle strade, nelle stazioni ferroviarie e negli aeroporti. Questi ultimi, in particolare, risultano sovraccarichi come non si era mai visto. «Tutto quello che può alzarsi in volo sta volando», assicura a SRF Max Oldorf di CH-Aviation, società di analisi del settore dell’aviazione con base a Coira. «Come a Maioca non ci sono più letti liberi, in Europa non ci sono più velivoli disponibili», aggiunge. Questa situazione straordinaria, spiega l’esperto, potrebbe favorire l’economia, generalmente in buona salute, e l’offerta di voli low cost.
Il rovescio della medaglia, però, è che lo spazio aereo del continente è al limite delle sue capacità. «In determinati momenti siamo effettivamente al massimo», conferma alla televisione svizzero-tedesca Urs Lauener di Skyguide. «Bisogna quindi prevedere ritardi aggiuntivi», sottolinea.
Scioperi e maltempo - A far traboccare il vaso potrebbero essere scioperi e maltempo. Se si verificassero, a essere toccati sarebbero migliaia di passeggeri.
I controllori di volo di Marsiglia avevano annunciato uno sciopero per fine giugno. Volevano incrociare le braccia da sabato 30 giugno fino al lunedì successivo. Sarebbe stato il terzo sciopero di fila. Le astensioni dal lavoro precedenti avevano determinato ripercussioni fino a Zurigo. Non solo si erano dovuti annullare dei voli, ma era stato necessario anche evitare lo spazio aereo sopra Marsiglia facendo un’ampia deviazione.