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Finanz und Wirtschaft ha stilato un suo "Barometro delle multe"
ZURIGO - Le due grandi banche elvetiche Credit Suisse (CS) e UBS hanno dovuto spendere oltre 25 miliardi di franchi complessivamente dal 2009 per far fronte ai guai giudiziari sorti in rapporto con la crisi finanziaria.
È quanto scrive il bisettimanale "Finanz und Wirtschaft (FuW)" presentando questa sera un suo "Barometro delle multe" dal quale risulta che complessivamente le 18 maggiori banche europee e americane hanno dovuto sborsare insieme circa 260 miliardi di dollari (circa 245 miliardi di franchi al cambio attuale). La cifra più alta risale al 2014, con oneri per circa 65 miliardi di dollari.
Per UBS - rileva "FuW" - i costi per le vertenze giudiziarie assunti dal 2009 ammontano a circa 12 miliardi di franchi, somma che corrisponde a quasi un terzo dell'utile preimposte realizzato nel corso degli anni in questione. Ancora più drastica la situazione per CS, che tra multe e accantonamenti arriva a 13 miliardi di franchi, corrispondenti a quasi la metà dell'utile preimposte nello stesso periodo.
Nei costi per UBS non è ancora considerata la cauzione da 1,1 miliardi di dollari che la banca ha dovuto versare in Francia nel 2014 in relazione alle accuse di aver organizzato un esteso sistema di istigazione all'evasione fiscale. La grande banca elvetica ha deciso di rifiutare il patteggiamento offerto dalla giustizia francese per lasciar cadere le accuse. Nel caso di una condanna rischia tuttavia di dover pagare una somma di diversi miliardi di euro, secondo fonti vicine al dossier citate da diversi media.
