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SVIZZERALe esportazioni svizzere si confermano dinamiche anche in febbraio

20.03.18 - 08:38
L'aumento è dell'1,8% rispetto allo stesso mese del 2017 a livello nominale
Keystone
Le esportazioni svizzere si confermano dinamiche anche in febbraio
L'aumento è dell'1,8% rispetto allo stesso mese del 2017 a livello nominale

ZURIGO - Le esportazioni svizzere si confermano dinamiche: in febbraio hanno raggiunto 19,3 miliardi di franchi, l'1,8% in più dello stesso mese del 2017 a livello nominale, cioè senza tenere conto delle variazioni di prezzo. Molto bene l'orologeria, con 1,7 miliardi di franchi (+12,9% su un anno).

Le importazioni sono da parte loro scese del 9,8% a 16,1 miliardi, un livello comunque molto alto, commenta l'Amministrazione federale delle dogane (AFD) in un comunicato odierno.

In termini reali - ossia con i valori corretti in base all'evoluzione dei prezzi - si è assistito rispettivamente a una flessione del 9,5% (import) e a un incremento del 2,3% (export). La bilancia commerciale mostra un'eccedenza di 3,2 miliardi.

Per quanto riguarda le esportazioni si conferma la tendenza positiva per tutti i grandi comparti di vendita elvetici. Al capitolo importazioni va invece sottolineato il risultato più debole degli ultimi quattro anni relativo agli Stati Uniti.

Farmaceutica vivace - I prodotti chimico-farmaceutici si sono rivelati i principali artigiani della crescita, con una progressione del 4,1%. I principi attivi, con un +21%, hanno svolto il ruolo di locomotiva del settore. Risultati più che positivi anche per bigiotteria e gioielleria, con un balzo in avanti del 22,6%.

Al contrario, la vendita di macchinari ed elettronica (-2,3%), di strumenti di precisione (-2,3%), e di metalli (-2,1%) è calata per il secondo mese consecutivo.

Per quanto riguarda i Paesi di destinazione delle merci, l'aumento delle vendite concerne, per il 95% del totale, l'Europa (+3,1%), precisa l'AFD. Al primo posto la Spagna (+39,1%), seguita da Italia (+10,3%) e Francia (+8,9%). All'opposto, si segnalano cali verso il Regno Unito (- 23,6%, a 704 milioni di franchi).

Il Nordamerica, terzo mercato più importante, ha fatto segnare un aumento delle esportazioni svizzere dell'1,7%. Curva ascendente anche verso l'Asia, malgrado un calo in Cina (-13%) e Giappone (-6,4%).

Per quanto concerne le importazioni, si è avuto un forte calo dei prodotti chimico-farmaceutici (-20%, a 979 milioni) e dei veicoli (-33,6% a 1,3 miliardi), il livello più basso degli ultimi due anni. Da segnalare che il mese di gennaio era stato contraddistinto dall'importazione di diversi aerei di linea. Anche il settore macchinari ed elettronica (-5,6%), così come quello dei metalli (-2,1%) hanno segnato il passo rispetto ai massimi dei mesi precedenti.

Il calo delle importazioni concerne il Nordamerica (-43,3%, a 878 milioni di franchi) e l'Europa (-6,6%), mentre l'Asia ha fatto segnare una crescita (+11,3%).

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