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SVIZZERALindt & Sprüngli a gonfie vele

06.03.18 - 08:13
L'utile netto del produttore zurighese di cioccolato è progredito del 7,8% rispetto all'anno prima
Keystone
Lindt & Sprüngli a gonfie vele
L'utile netto del produttore zurighese di cioccolato è progredito del 7,8% rispetto all'anno prima

KILCHBERG - Lindt & Sprüngli ha continuato a crescere nel 2017: l'utile netto del produttore zurighese di cioccolato - malgrado un mercato esigente e un calo delle vendite negli USA - è progredito del 7,8% rispetto all'anno prima, a 452,5 milioni di franchi.

L'utile operativo prima di interessi e imposte (Ebit) è salito da parte sua del 5,8% a 595,4 milioni di franchi, indica una nota aziendale diramata oggi. Il margine corrispondente è migliorato a 14,6%, contro il 14,4% del 2016.

Come già annunciato il 16 gennaio, l'impresa con sede a Kilchberg (ZH) ha realizzato l'anno scorso - per la prima volta nella sua storia - un giro d'affari superiore ai 4 miliardi di franchi: cresciute del 4,8% le vendite si sono infatti attestate a 4,09 miliardi. La crescita organica, corretta dalle acquisizioni, si è fissata al 3,7%, un valore ben inferiore all'obiettivo prefissato del 5%.

L'aumento dei volumi ha contribuito all'espansione delle vendite per il 2,9% e gli effetti di cambio per l'1,1%. Quale conseguenza dei corso in ribasso del cacao, l'aumento dei prezzi ha contribuito soltanto nella misura dello 0,8% alla progressione dei ricavi.

Il fenomeno riflette il calo delle vendite negli Stati Uniti, in un contesto di cambiamento del commercio al dettaglio, in particolare di fronte all'offensiva di Amazon e del commercio online, ha commentato davanti ai media Dieter Weisskopf, direttore generale del gruppo. Se da una parte i marchi Lindt e Ghirardelli, della categoria "premium", hanno fatto aumentare i guadagni, dall'altro Russell Stover li ha fatti abbassare.

Weisskopf attribuisce questo calo al riallineamento in corso del pasticcere americano acquisito nel 2014, così come al riposizionamento dell'assortimento nelle drogherie, importante canale di vendita oltre Atlantico. Quest'anno Lindt & Sprüngli intende concentrarsi sulla promozione e sugli imballaggi di Russell Stover. Nell'insieme del Nordamerica le vendite si sono contratte dell'1,6%, a 1,63 miliardi di franchi.

Nettamente migliore la situazione in Europa, dove sono salite del 6,2%, a 1,93 miliardi, malgrado i mercati siano ampiamente saturi, con un'accelerazione delle attività in Gran Bretagna e Germania, così come Francia e Italia. Quasi tutte le piccole filiali europee hanno registrato una crescita "a due cifre".

In Svizzera le vendita sono salite dello 0,7%, una cifra soddisfacente secondo Weisskopf. Tenendo conto delle esportazioni l'aumento è stato del 5,6%. Sugli altri mercati, nei Paesi emergenti, così come Australia e Giappone, la crescita è stata del 12,4%, a 0,52 miliardi.

Per quanto concerne gli oneri, i costi delle materie prime sono saliti a 1,42 miliardi di franchi, contro 1,38 miliardi dell'anno prima. Gli effettivi sono cresciuti di 410 unità a 13'949 e gli oneri per il personale sono quindi saliti a 886 milioni, una progressione "compensata dalla maggiore efficienza". Cresciuti pure gli oneri di gestione, da 982 milioni a 1,03 miliardi. L'azienda ha tuttavia tratto vantaggi dalla riforma fiscale voluta dall'amministrazione Usa di Donald Trump.

I risultati, conformi alla attese degli analisti, non sembra convincere gli investitori, malgrado il varo di un programma di riacquisto di azioni pari a 500 milioni di franchi e a un dividendo che cresce per la 25ma volta consecutiva.

Per l'esercizio in corso Weisskopf ha rivisto al ribasso l'obiettivo di crescita interna delle vendite al 5%, contro il 6-8% immaginato sul lungo periodo. Quest'anno il gruppo intende investire oltre 30 milioni di franchi nel suo sito di produzione a Olten, dove viene lavorata la massa di cacao destinata all'insieme della produzione.

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