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La divisione profumi ha messo a segno vendite per 2,3 miliardi, in progressione del 5,1%
GINEVRA - Il gruppo ginevrino Givaudan, attivo nel settore degli aromi e dei profumi, ha registrato un esercizio positivo nel 2017. L'utile netto è progredito dell'11,7% su base annua, a 720 milioni di franchi. Il giro d'affari è dal canto suo aumentato dell'8,3% (+4,9% su base comparabile) a 5,1 miliardi di franchi, ha indicato l'azienda in un comunicato odierno.
Il risultato operativo Ebitda è invece sceso del 3,3% a 1,1 miliardi e il margine corrispondente di 2,5 punti percentuali al 21,6%. Questo calo è da far risalire principalmente alle spese di 107 milioni legate al programma di messa a punto dell'unità Givaudan Business Solutions.
Per contro, la società ha approfittato della diminuzione del tasso d'imposizione negli Stati Uniti, che ha abbassato la pressione fiscale sul numero uno mondiale del suo settore.
La crescita è stata realizzata in tutti i segmenti di prodotti e in tutte le regioni ed è stata possibile anche grazie al contributo di recenti acquisizioni. L'anno è terminato "con una buona dinamica commerciale, così come un ampliamento del portafoglio di progetti e di nuovi contratti", scrive la multinazionale ginevrina. Essa ha poi annunciato che continuerà ad applicare aumenti di prezzi in collaborazione coi suoi clienti in modo da compensare l'incremento dei costi delle materie prime.
Givaudan ha superato le previsioni degli esperti. Gli analisti interrogati dall'agenzia specializzata awp si aspettavano infatti un fatturato di poco inferiore ai 5 miliardi e un utile di 649 milioni.
Entrando nel dettaglio, la divisione profumi ha messo a segno vendite per 2,3 miliardi, in progressione del 5,1%. Il settore aromi ha visto il fatturato crescere dell'11,3% a 2,7 miliardi. Lo scorso anno, il gruppo ha anche proseguito le proprie manovre destinate a sostenere i mercati in forte espansione, aprendo per esempio un nuovo sito di produzione di aromi a Pune (India) e operando investimenti a Singapore e in Cina.
La direzione proporrà durante l'assemblea generale del 22 marzo un dividendo di 58 franchi per azione, in salita del 3,6% rispetto all'anno precedente. L'azienda con sede a Vernier ha confermato i propri obiettivi per il periodo 2015-2020: una crescita del volume d'affari del 4-5% e un flusso di cassa (cash flow) tra il 12 e il 17% delle entrate.
Givaudan conta inoltre di conservare le sue pratiche attuali in materia di dividendi fino al 2020, si legge nel comunicato.
