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SVIZZERA"Gay banking": il trend Lgbt investe gli istituti di credito

22.05.17 - 11:55
Il VZ Vermögenszentrum propone a Zurigo consulenze dedicate a gay e lesbiche e si espande. I candidati Lgbt sono «auspicati»
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"Gay banking": il trend Lgbt investe gli istituti di credito
Il VZ Vermögenszentrum propone a Zurigo consulenze dedicate a gay e lesbiche e si espande. I candidati Lgbt sono «auspicati»

ZURIGO - Il settore turistico ha scoperto già da molto tempo la comunità Lgbt (composta da lesbiche, gay, bisessuali e transgender). Molti hotel, compagnie aeree e agenzie di viaggio propongono offerte destinate specificamente a questo tipo di pubblico.

Ora, a seguire questa tendenza è anche la finanza. Un esempio è l’istituto di credito VZ Vermögenszentrum, che ha una ventina di filiali nella Svizzera tedesca e francese. Attraverso una propria sezione Lgbt a Zurigo la banca offre una “Consulenza finanziaria per le coppie e i single omosessuali”. «Da quando in Svizzera esiste l’unione domestica registrata i gay e le lesbiche sono confrontati a numerose questioni giuridiche e finanziarie», spiega il capo team Jonas Schneider, 35 anni, che ha dato vita alla sezione ed è egli stesso gay.

La richiesta per questo tipo di consulenze, assicura, è alta: «Molti clienti Lgbt fanno anche lunghi viaggi per farsi assistere dai nostri consulenti a Zurigo», spiega a 20 Minuten. Il tutto, del resto, è anche questione di discrezione: soprattutto i clienti e le clienti omosessuali più anziani spesso non hanno mai fatto coming out e hanno paura di porre domande specifiche alla propria banca abituale.

La sezione Lgbt del VZ, che conta tre collaboratori, dovrebbe ora essere ampliata: a tal fine l’istituto sta cercando nuove risorse attraverso degli annunci. Essere gay, lesbica, bisessuale o transessuale non è una condizione per candidarsi, «ma è auspicato», afferma Schneider. Il vantaggio di quest’ultima caratteristica è quello di “parlare la stessa lingua” dei clienti. Ci sono, del resto, molti clienti gay che desiderano proprio avere consulenti gay: «Non si può mai sapere con sicurezza quale tipo di atteggiamento avrà un consulente verso la comunità Lgbt», motiva Schneider.       

 

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COMMENTI
 

Pepperos 6 anni fa su tio
CorneBank e stata la prima banca, a lanciare una carta di credito pensata su misura per Lgtb.e sponsor PinkCross

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a Pepperos
CornerBank

castigamatti 6 anni fa su tio
io che sono gay lo trovo offensivo...

Pepperos 6 anni fa su tio
Risposta a castigamatti
È solo questione di soldi. È nelle statistiche i lgtb sono un ottimo investimento.

miba 6 anni fa su tio
no comment....

francox 6 anni fa su tio
Il contrario sarebbe inconcepibile. Due pesi e due misure.

castigamatti 6 anni fa su tio
poi non riesco a capire perché per una consulenza bancaria uno debba avere un consulente gay... chissà quanti etero si son fatti consigliare da consulenti gay e non mi sembra che abbiamo mai rivendicato nulla...

MIM 6 anni fa su tio
Discriminazione sessuale al contrario :-) Ci siamo abituati ;-)

castigamatti 6 anni fa su tio
ma si avanti così che ci si ghettizza ancora di più... io e il mio compagno abbiamo chiesto consulenza alla nostra banca (in Ticino) e sono stati molto professionali ed esaustivi... Mi stupisce che un'iniziativa del genere sia nata in una città internazionale come Zurigo, dove i gay dovrebbero poter vivere il loro orientamento serenamente. Incredibile...le monde à l'envers... va a finire che i gay sono più integrati in piccole realtà come il Ticino che non a Zurigo...
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