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SVIZZERACredit Suisse, calo dei profitti nel terzo trimestre

03.11.16 - 07:20
"Solo" 41 milioni di franchi. Molto meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno
tipress
Credit Suisse, calo dei profitti nel terzo trimestre
"Solo" 41 milioni di franchi. Molto meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno

BERNA - Credit Suisse ha realizzato nel terzo trimestre un utile netto attribuibile agli azionisti di 41 milioni di franchi, contro i 779 milioni di un anno fa. Il dato è in parte inferiore alle attese degli analisti. La banca ritiene comunque di essere sulla giusta via nella sua strategia di riduzione dei costi. Per l'insieme dell'anno le prospettive rimangono difficili.

"Nel terzo trimestre siamo rimasti focalizzati sulla disciplinata implementazione della nostra strategia. Il grande impegno dei nostri team in tutte le divisioni ci ha consentito di confermare i trend positivi evidenziati dai nostri risultati nel secondo trimestre", ha indicato oggi il CEO Tidjane Thiam, citato in un comunicato.

L'utile ante imposte è calato del 74% da un anno all'altro a 222 milioni di franchi, ma è progredito del 12% rispetto ai tre mesi precedenti. I ricavi operativi hanno subito una contrazione del 10% su base annua a 5,40 miliardi. I costi di esercizio si sono attestati a 5,12 miliardi, in progressione del 2%.

La performance annunciata oggi delude le previsioni degli analisti consultati dall'agenzia finanziaria awp per quanto riguarda costi e utile netto, mentre sono in linea con i pronostici i dati relativi a profitti ante imposte e ricavi.

Credit Suisse indica che al primo novembre gli effettivi complessivi della banca evidenziavano una riduzione di 5'400 persone. I risparmi sui primi nove mesi dell'anno sono stati calcolati in 1,5 miliardi di franchi. Thiam al riguardo ritiene che l'istituto sia sulla buona strada per raggiungere, e addirittura superare, gli obiettivi fissati per il 2016.

Gestione patrimoniale e banca d'affari nel periodo in rassegna sono rimaste redditizie. L'afflusso netto di nuovi capitali nella gestione patrimoniale è stato di 9,2 miliardi: dopo nove mesi si situa a 30,9 miliardi, in rialzo del 40% su base annua.

Scendendo nei dettagli l'utile ante imposte dell'unità Banca universale svizzera ha fatto un balzo annuo del 90% a 758 milioni. Nell'amministrazione patrimoniale internazionale la divisione Wealth Management (IWM) è cresciuta di quasi un quarto a 245 milioni.

Redditività ante imposte in calo invece per le attività nella regione Asia/Pacifico (Apac), con una diminuzione del 6% a 152 milioni. Global Market, divisione che appartiene al comparto della banca d'affari al centro del progetto di ristrutturazione, ha registrato utili ante imposte in calo del 67% a 87 milioni, trascinata verso il basso da una riduzione del 15% dei ricavi. Investment Banking & Capital Markets ha generato 39 milioni, con una flessione del 40%.

Sul fronte degli indici patrimoniali, il coefficiente CET1 si fissava a fine settembre al 12,0% e il Leverage Ratio al 3,4%.

Nel prossimo futuro, ha dichiarato Tidjane Thiam, "ci aspettiamo che le attività continuino a essere influenzate dalle incertezze macroeconomiche e geopolitiche".

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