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GINEVRACaso Adeline: "Fabrice A. non ha mai chiesto scusa"

08.09.14 - 10:08
A un anno dalla morte della socioterapeuta i genitori si sfogano e sperano di liberarsi di un peso con la fine del processo
Caso Adeline: "Fabrice A. non ha mai chiesto scusa"
A un anno dalla morte della socioterapeuta i genitori si sfogano e sperano di liberarsi di un peso con la fine del processo

GINEVRA - "Quella mattina Adeline era uscita augurandoci in anticipo una buona giornata di sole". Sulla "Tribune de Genève", a un anno dal tragico omicidio della socioterapeuta, i genitori tornano indietro con la memoria a quel 12 settembre 2013, e raccontano gli eventi che seguirono.

 

La ragazza, dipendente presso l'unità La Pâquerette di Ginevra, venne uccisa da un detenuto, Fabrice A., durante un'uscita accompagnata.

 

Da quel tragico giorno, numerose domande tormentano la coppia di pensionati della campagna di Ginevra: "Perché non avevano previsto un sistema di allarme in caso di problemi durante queste uscite?", chiede la madre della vittima. "Avrebbe potuto azionarlo in caso di problemi".

 

La madre e suo marito accolgono con favore la recente decisione del Gran Consiglio ginevrino per aprire una nuova inchiesta sulla tragedia, questa volta condotta da esperti esterni al cantone. I primi due rapporti, uno commissionato dal cantone, l'altra dall'ospedale universitario, avevano portato a conclusioni a volte contraddittorie.

 

"Non cerchiamo nessun colpevole, non ci aspettiamo alcuna punizione. Vogliamo solo essere sicuri che tutto sia stato analizzato per sentirci in pace ed evitare che una simile tragedia accada di nuovo", prosegue con dolore il padre di Adeline.

 

I genitori della vittima hanno partecipato anche agli interrogatori effettuati nell'ambito delle indagini penali. Fabrice A., "non ha mai chiesto scusa", osserva la madre. Entrambi sperano di potersi sentire "liberati dal peso dopo il processo".

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