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BERNADati rubati a Swisscom: figuravano anche dei VIP

20.12.13 - 16:15
Lo rivela la "Neue Zürcher Zeitung" (NZZ). Swisscom sta ora valutando la possibilità di far causa al giornale.
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Dati rubati a Swisscom: figuravano anche dei VIP
Lo rivela la "Neue Zürcher Zeitung" (NZZ). Swisscom sta ora valutando la possibilità di far causa al giornale.

BERNA - Mentre la giustizia bernese ha sospeso l'inchiesta sul furto di dati provenienti da centri di calcolo di Swisscom, quest'ultima ha chiesto al Tribunale commerciale del canton Berna di proibire alla "Neue Zürcher Zeitung" (NZZ) di pubblicare informazioni relative all'indagine. La testata zurighese ha rivelato oggi che fra i dati rubati figurava pure una lista di personaggi molto importanti.

"Abbiamo ricevuto una misura superprovvisoria (ossia urgente e temporanea, presa senza entrare nel merito e senza ascoltare le parti in causa. ndr) in tal senso", ha detto questa sera all'ats il caporedattore della NZZ, Markus Spillmann. Il grande quotidiano zurighese intende contestare la misura. "Siamo stupiti di questo passo, poiché nel caso in questione abbiamo sempre cooperato con Swisscom", e la NZZ ha sempre lavorato in modo "serio e accurato", ha aggiunto.

La testata ritiene di non aver commesso errori. "Dal nostro punto di vista, gli argomenti legali avanzati da Swisscom non sono validi", ha sottolineato Spillmann. Fra l'altro, la misura superprovvisoria rimprovera alla NZZ di aver violato i diritti della sfera privata e danneggiato la concorrenza. "È legittimo che un imprenditore si difenda, ma una misura superprovvisoria è uno strumento grossolano", ha ancora affermato.

La NZZ ha rivelato oggi che fra i dati rubati c'era pure una lista con i nomi, gli indirizzi "geografici" ed elettronici e i numeri di telefono cellulare e fisso di 972 clienti di riguardo: fra questi figurerebbero anche Consiglieri federali, parlamentari, esponenti dell'economia e personaggi famosi dello sport e del mondo dello spettacolo.

Il furto dei dati informatici di "back up" che risalgono al periodo fra il 2008 e il 2010 era stato reso pubblico in settembre dalla stessa NZZ, che scriveva di aver ricevuto quattro nastri qualche mese prima da una persona alla quale la testata ha deciso di garantire l'anonimato.

Swisscom ha immediatamente sporto denuncia contro ignoti. "Il ministero pubblico di Berna-Mitteland - ha detto oggi all'ats il portavoce di Swisscom, Carsten Roetz - ci ha di recente comunicato che le indagini sono state sospese perché non è stato possibile identificare l'autore del furto". L'inchiesta non è stata archiviata, ma è soltanto ferma, ha precisato Roetz. Per quest'ultimo, la decisione della NZZ di proteggere la sua fonte è uno dei motivi che ha fatto arenare le indagini.

Secondo quanto si era già appreso in settembre, i quattro nastri magnetici, leggibili soltanto con appositi apparecchi, contenevano più di 60 milioni di "file" e provenivano da due centri di calcolo situati a Ostermundingen, vicino a Berna. In essi erano registrati anche circa 600'000 numeri telefonici e oltre 14'500 email ricevute e spedite da dipendenti di Swisscom.

Il portavoce dell'operatore telecom non ha voluto commentare le nuove informazioni della NZZ, che nell'articolo fa anche alcuni nomi dei Vip presenti nella lista. Swisscom non ha ancora finito di esaminare il contenuto dei nastri che sono stati restituiti, ma "allo stato attuale delle nostre conoscenze possiamo escludere che contenessero dati sensibili come le password o informazioni sulle chiamate", ha precisato Carsten Roetz.

La NZZ aveva riconsegnato in autunno a Swisscom tre nastri. Secondo informazioni ricevute della procura bernese, il quarto è stato invece restituito alla fonte che l'avrebbe in seguito distrutto, ha aggiunto Roetz.

Dopo la pubblicazione dei nuovi dettagli, i responsabili di Swisscom si dicono convinti che "la NZZ ha copiato i dati prima di riconsegnarli". Per questo motivo, come pure per la pubblicazione di "informazioni per cui non esiste alcun interesse pubblico", ma che "al contrario violano la sfera privata delle persone interessate", Swisscom sta esaminando la possibilità di adire le vie legali contro il giornale.

Ats

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