Cerca e trova immobili
Definitivamente assolta la giovane donna accusata di aver ucciso il padre "tiranno"
HORGEN ZH - Aveva ucciso il padre con una pistola nel 2009 durante una violenta lite, ma era anche stata assolta dal Tribunale distrettuale di Horgen dall'accusa di omicidio intenzionale. Ora la vicenda si chiude definitivamente: il ricorso in appello previsto tra qualche giorno non avverrà.
A stabilirlo è la Corte suprema del Canton Zurigo. La giovane donna, ora 25enne, riceverà un risarcimento danni di 30'000 franchi.
In prima istanza il tribunale aveva rilevato che la donna accusata di omicidio aveva agito per legittima difesa, sparando alcuni colpi contro il padre. Secondo il giudice nessun altra difesa era stata possibile.
In prima istanza, il tribunale aveva già giudicato che si era trattato di un caso di legittima difesa e che l'uso dell'arma da fuoco era stato "adeguato e proporzionato".
Il caso - La ragazza, allora 22enne, aveva sparato al padre tirannico perché temeva per la sua vita: l'uomo, un 52enne che praticava sport da combattimento e pesava 150 kg, aveva minacciato di ucciderla e affermato che un solo colpo sarebbe bastato.
La ragazza ha raccontato che egli perdeva le staffe ogni volta che rientrava ubriaco. Altre volte era scappata dall'appartamento, ma quella sera non le era stato possibile. Aveva quindi preso la pistola, acquistata legalmente cinque mesi prima per altri motivi, e aveva sparato quattro colpi. Il genitore era morto sul posto. La giovane era stata arrestata la sera stessa.
