"Welcome to Reality" era quest'anno il motto del festival e quella odierna è stata l'evento clou del "festival dell'orgoglio gay e lesbico", in programma dall'8 giugno a domani.
Nel suo discorso, Simonetta Sommaruga ha affermato che desidera adeguare le leggi alle situazioni della vita reale: vuole impegnarsi per un diritto privato e della famiglia moderno, che non svantaggi gay e lesbiche.
Secondo la ministra, non ci si deve accontentare di impegnarsi a livello politico per adeguare i diritti degli omosessuali, bisogna anche opporsi alle discriminazioni quotidiane: sul lavoro, nella ricerca di un alloggio e anche nello sport. "Il fatto che troppi cosiddetti tifosi ancora non riescano ad accettare che idoli del calcio possano essere gay mi lascia perplessa", ha affermato la consigliera federale.
Lo Zurich Pride Festival ha preso il posto due anni fa del "Christopher Street Day", che si teneva a Zurigo dal 1994, in memoria dei "moti di Stonewall" di fine giugno 1969 a New York, considerati la data d'inizio del movimento di liberazione omosessuale. La rivolta era partita dallo Stonewall Inn, un bar gay in Christopher Street, nel Greenwich Village.
"L'omofobia è contro natura", si leggeva su uno degli striscioni odierni. Concerti, show, eventi culturali, serate in discoteca e anche un culto ecumenico hanno caratterizzato nella città sulla Limmat il programma del week-end.