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SVIZZERAEx-domestici di Hannibal Gheddafi impiegati alla ambasciata svizzera a Washington

23.10.11 - 18:46
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha deciso di trasferire "temporaneamente" nella capitale americana i due
Foto Keystone
Ex-domestici di Hannibal Gheddafi impiegati alla ambasciata svizzera a Washington
Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha deciso di trasferire "temporaneamente" nella capitale americana i due

WASHINGTON - I due domestici che denunciarono Hannibal Gheddafi per maltrattamenti a Ginevra nell'estate del 2008 sono impiegati all'ambasciata svizzera a Washington dal 2009. Il Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE) ha deciso di trasferire "temporaneamente" nella capitale americana i due, un marocchino e una tunisina, perché la loro sicurezza "non poteva più essere garantita in Svizzera".

Lo ha scritto nel marzo del 2009 l'allora ambasciatore in USA, Urs Ziswiler, in una lettera confidenziale al personale, resa nota ieri sera dalla Televisione svizzero romanda (TSR). Più volte la Libia aveva espresso alla Svizzera incomprensione per il fatto che ai due fosse concessa l'autorizzazione a risiedere in Svizzera.

Nella missiva, in inglese, Ziswiler sottolinea che il soggiorno dei due nella sede diplomatica elvetica deve essere trattato in modo assolutamente confidenziale. E che solo il DFAE doveva sapere dove si trovassero gli ex domestici del figlio del colonnello Muammar Gheddafi.

Come impiegati locali d'ambasciata essi hanno lavorato sia nella sede diplomatica stessa, sia nella residenza dell'ambasciatore, sia nelle case dei membri dell'ambasciata. La autorità americane sono state informate della situazione e hanno accettato l'arrivo del marocchino e della tunisina, che ufficialmente rimangono domiciliati in Svizzera.

I media locali hanno però evocato la loro presenza sul suolo americano dopo che, all'inizio di ottobre, il marocchino, al volante di un veicolo dell'ambasciata elvetica, ha travolto e ucciso una donna di 65 anni nella capitale americana. Il DFAE si è limitato a confermare che un impiegato locale è rimasto implicato in un incidente mortale della circolazione.

Hannibal Gheddafi e la consorte Aline sono stati brevemente posti agli arresti il 15 luglio del 2008 a Ginevra, dopo essere stati denunciati dai due domestici per maltrattamenti. Per ritorsione contro il fermo del figlio, il regime del colonnello Muammar quattro giorni dopo ha bloccato a Tripoli gli svizzeri Rachid Hamadi (anche di nazionalità tunisina) e Max Göldi, per una presunta violazione delle norme sull'immigrazione e per attività economiche illegali. Rimessi in libertà su cauzione, i due sono poi stati accolti nell'ambasciata elvetica, da dove, il 18 settembre del 2009, sono stati convocati con una scusa e posti in detenzione. Hamadi e Göldi sono poi stati definitivamente liberati parecchi mesi dopo, rispettivamente nel febbraio e nel giugno del 2010.

ATS
 

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