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KREUZLINGEN Ha ucciso e poi smembrato il cadavere: condannata a 15 anni

25.03.22 - 12:28
Il caso della testa trovata nel bosco si chiude con la condanna di una 55enne ucraina
polizia turgovia
La donna uccisa nel bosco nel 2020
La donna uccisa nel bosco nel 2020
Fonte ATS
Ha ucciso e poi smembrato il cadavere: condannata a 15 anni
Il caso della testa trovata nel bosco si chiude con la condanna di una 55enne ucraina
La donna è stata riconosciuta colpevole di ucciso con un colpo d'arma da fuoco una 63enne nel bosco di Bottighofen nel 2020

KREUZLINGEN (TURGOVIA) - Il tribunale distrettuale di Kreuzlingen ha condannato oggi una 55enne a 15 anni di reclusione per omicidio intenzionale e perturbamento della pace dei morti. La donna è stata riconosciuta colpevole di aver ucciso nel 2020 a Bottighofen (TG) una 63enne con un colpo d'arma da fuoco, per poi farne a pezzi il corpo. La 55enne, nata in Ucraina e con passaporto del Liechtenstein, è anche stata condannata a 15 anni di espulsione dal paese. Il verdetto non è ancora passato in giudicato.

Il macabro rinvenimento - Il caso è iniziato con un ritrovamento che aveva fatto scalpore: degli escursionisti avevano avvistato nel dicembre 2020 una testa umana, con una ferita d'arma da fuoco, in un bosco di Egnach, nel canton Turgovia. I test del DNA avevano chiarito l'identità della vittima: una 63enne di Bottighofen che risultava scomparsa. Poco tempo dopo la oggi 55enne affittuaria della donna è stata arrestata. Presso l'abitazione dell'imputata la polizia ha trovato l'arma del delitto e la sospetta ha subito ammesso i fatti.

Il litigio degenerato - La 55enne ha presumibilmente ucciso la 63enne nel corso di un litigio poi degenerato. In seguito, con coltelli da cucina, attrezzi da giardino e una sega ha fatto a pezzi il corpo, sparpagliandolo in vari container di Bottighofen. La testa è invece stata seppellita nel bosco. Mercoledì scorso, all'avvio del processo, la procura aveva chiesto una pena di 18 anni di detenzione per omicidio intenzionale e perturbamento della pace dei morti. La difesa aveva invocato la legittima difesa e chiesto l'assoluzione dall'accusa di omicidio intenzionale.
 
 

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