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Spagna«Sono stata spinta a terra, il viso contro l’asfalto»

11.08.21 - 11:59
Il racconto di una coppia svizzera in vacanza che ha passato la notte in cella dopo essere stata picchiata dalla polizia
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«Sono stata spinta a terra, il viso contro l’asfalto»
Il racconto di una coppia svizzera in vacanza che ha passato la notte in cella dopo essere stata picchiata dalla polizia

CASTELLDEFELS - «Stavamo attraversando la strada, di buon umore, quando la polizia ci ha fermati per un controllo». Inizia così il racconto di una coppia svizzera in vacanza a Castelldefels, Catalogna. Un racconto che si è concluso con botte e una notte in carcere.

Come riporta il Blick, la coppia, di ritorno dopo cena all’hotel sabato sera, è stata fermata dalla polizia. «Uno degli agenti non portava la mascherina», racconta la donna, che ha quindi chiesto all’uomo di indossarla o di mantenere le distanze. «Sono stata spinta a terra, il viso contro l’asfalto».

Il marito ha cercato di intervenire, inutilmente. È stato buttato a terra anche lui e picchiato. «Era davvero assurdo. Cercavo solo di aiutare mia moglie, di allontanarla».

Il figlio li aspettava nella stanza dell'hotel, ignaro - Una volta ammanettati, i due sono stati portati in centrale e gli agenti hanno fatto pressione sulla coppia perché firmasse un documento in catalano per il rilascio. Marito e moglie, non comprendendo la lingua, si sono rifiutati di firmare. E mentre i due passavano la notte in cella, il figlio di 14 anni li aspettava nella loro stanza d’hotel. La madre racconta di aver supplicato la polizia di poter comunicare con il figlio: «Alle tre del mattino, mio figlio è sceso nel parcheggio perché era in ansia e non sapeva dove fossimo».

Alle nove del mattino, dopo una chiamata in Svizzera all’avvocato, la coppia è stata liberata. Eppure il tribunale li ha dichiarati colpevoli per ostacolo alla circolazione e schiamazzi. Il marito racconta che «stavamo solo attraversando la strada ridendo». Il giudice ha imposto loro una multa da 240 euro e 35 e 105 euro per danni e torto morale nei confronti della polizia. «Abbiamo subito capito che non avremmo ottenuto giustizia in quanto non ci sono testimoni», racconta la donna.

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