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ARGOVIAA processo per aver ucciso moglie e cognata

07.06.21 - 15:26
Il procuratore ha chiesto per l'imputato una condanna di 20 anni di prigione per duplice omicidio.
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Fonte ats
A processo per aver ucciso moglie e cognata
Il procuratore ha chiesto per l'imputato una condanna di 20 anni di prigione per duplice omicidio.
Per l'accusa l'uomo, un kosovaro 57enne, deve essere espulso dalla Svizzera.

BRUGG - È iniziato oggi davanti al Tribunale distrettuale di Brugg (AG) il processo nei confronti di un 57enne kosovaro, accusato di avere ucciso la moglie e la cognata nel 2018 in un appartamento di Hausen (AG).

Il procuratore ha chiesto per l'imputato una condanna di 20 anni di prigione per duplice omicidio e l'espulsione dalla Svizzera.

Il duplice delitto risale all'8 gennaio 2018. Le due donne, due sorelle albanesi di 31 e 38 anni, erano state uccise a coltellate. L'arma del delitto era stata ritrovata sul posto. L'uomo, già denunciato dalla moglie per violenza domestica, sostiene di aver agito per legittima difesa.

Stando all'atto d'accusa, la moglie del kosovaro voleva il divorzio, poiché non sopportava più gli atti di violenza del marito e il suo atteggiamento dominatore.

Il divorzio avrebbe tuttavia generato problemi finanziari al marito, il quale avrebbe perso anche la custodia dei figli. Il 57enne sospettava inoltre che la donna lo tradisse. Aveva pertanto nascosto un telefono cellulare nell'auto della moglie al fine di seguire i suoi spostamenti grazie a un'apposita applicazione. Aveva infatti notato che la donna si incontrava con un uomo di sua conoscenza.

L'8 gennaio 2018, una volta che i suoi bambini erano partiti a scuola, l'uomo uccise la moglie, pugnalandola a due riprese, mentre quest'ultima si trovava ancora a letto. Inoltre, uccise anche la cognata che aveva trascorso la notte nella camera dei bambini.

L'imputato aveva poi messo il coltello da cucina nelle mani della cognata e si era inflitto delle coltellate per far credere che era stato aggredito dalle due donne e che aveva così agito per legittima difesa. In seguito, stando all'atto d'accusa, l'uomo ha chiesto al suo avvocato di avvertire la polizia, che lo ha poi arrestato il giorno stesso.

Durante la prima udienza odierna, due persone hanno dichiarato che in seno alla famiglia vi erano spesso dispute violente, sia tra i genitori, sia con parenti e anche con i figli. Alla moglie, di 16 anni più giovane del marito, piaceva uscire di casa, cosa che l'imputato non apprezzava, hanno indicato i due testimoni.

L'uomo è attualmente in detenzione preventiva. Il processo, che dovrebbe durare quattro giorni, era stato rinviato all'ultimo momento nel novembre scorso, poiché una persona che doveva parteciparvi era risultata positiva al coronavirus. La data della sentenza non è ancora nota.

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