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LUCERNACasa occupata, la "famiglia Eichwäldli" non si arrende

04.06.21 - 11:55
Il gruppo di squatter dal 2018 vive in una vecchia "Soldatenstube" a Lucerna
keystone
Fonte ats
Casa occupata, la "famiglia Eichwäldli" non si arrende
Il gruppo di squatter dal 2018 vive in una vecchia "Soldatenstube" a Lucerna
Inizialmente il gruppo vi viveva mediante il versamento di un canone d'affitto, ma dopo la scadenza del contratto ha dichiarato occupata la struttura.

LUCERNA - La "famiglia Eichwäldli", un gruppo di squatter che dal 2018 vive in una vecchia "Soldatenstube" a Lucerna, ha inoltrato ricorso contro la decisione del Tribunale distrettuale di espellerla dall'edificio occupato. La questione sarà ora affrontata dal Tribunale cantonale.

In marzo, la città di Lucerna, proprietaria del terreno, aveva coinvolto la giustizia per far sì che il gruppo lasciasse lo stabile, situato in Murmattweg, vicino allo stadio. A metà maggio il Tribunale distrettuale aveva approvato la richiesta, in quanto il contratto di comodato era scaduto alla fine del settembre 2020.

Tale decisione di espulsione è al momento in sospeso, dato che gli occupanti della "Soldatenstube" si sono appellati al Tribunale cantonale, fa sapere oggi la stessa corte all'agenzia Keystone-ATS. Gli interessati hanno dunque presentato ricorso nei dieci giorni di tempo a disposizione prima che la sentenza passasse in giudicato.

Edificio del 1935 - Il fatiscente edificio in cui la "famiglia Eichwäldli" risiede e che utilizza come luogo d'incontro è stato costruito nel 1935. Inizialmente il gruppo vi viveva mediante il versamento di un canone d'affitto, ma dopo la scadenza del contratto ha dichiarato occupata la struttura. La città ha accettato di stipulare un comodato, giunto però come detto al termine lo scorso autunno.

Le autorità lucernesi non hanno voluto prolungarlo ritenendo che la "Soldatenstube" fosse pericolante e che la soluzione migliore fosse demolire l'immobile a causa delle sue pessime condizioni. Al gruppo, che aveva proposto senza successo di effettuare autonomamente i lavori di riparazione, dopo la concessione di una proroga sino alla metà di febbraio 2021 è stato quindi intimato di andarsene, invito ignorato dalla "famiglia Eichwäldli".

A fine gennaio circa 300 persone avevano protestato a Lucerna contro la demolizione. A inizio maggio inoltre, dieci persone sono state arrestate sul posto e interrogate durante una perquisizione domiciliare.
 
 

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