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SAN GALLOA nove mesi dalla tragedia è stata ritrovata anche la quarta vittima

18.05.21 - 10:35
L'incidente di canyoning si era verificato il 12 agosto 2020 tra le gole del Parlitobel nei pressi di Vättis.
Keystone
Il fiume che fu teatro della tragedia.
Il fiume che fu teatro della tragedia.
Fonte ats
A nove mesi dalla tragedia è stata ritrovata anche la quarta vittima
L'incidente di canyoning si era verificato il 12 agosto 2020 tra le gole del Parlitobel nei pressi di Vättis.
Il corpo dell'uomo è stato rinvenuto mercoledì scorso. A perdere la vita erano stati quattro turisti spagnoli esperti di torrentismo provenienti dalla Navarra.

SAN GALLO - È stato ritrovato l'uomo che era ancora disperso dopo l'incidente di canyoning costato la vita a quattro turisti spagnoli nove mesi fa nei pressi di Vättis (SG). Lo comunica la polizia cantonale sangallese precisando che la vittima stata formalmente identificata.

Le ricerche erano state sospese a fine ottobre con il sopraggiungere dell'inverno. In febbraio e aprile di quest'anno erano state effettuate ricognizioni in elicottero. A fine aprile sono poi stati rinvenuti il casco e le scarpe del disperso, indica la polizia in un comunicato pubblicato in tedesco e spagnolo.

Mercoledì di settimana scorsa, durante i lavori di sgombero della neve nella zona dove il torrente si getta nel Gigerwaldsee, è stato rinvenuto il corpo di una persona. L'Istituto di medicina legale dell'Ospedale cantonale di San Gallo ha ora confermato che si tratta dello spagnolo disperso.

Esperti di canyoning - I quattro spagnoli, di 30, 33, 38 e 48 anni, stavano facendo una discesa di canyoning senza guida. Erano considerati esperti di torrentismo e provenivano tutti dalla regione della Navarra, nel nord della Spagna. Il gruppo stava effettuando un viaggio in Svizzera assieme a due donne, compresa la moglie di una vittima.

I sei turisti spagnoli avevano raggiunto il punto di partenza della gola del Parlitobel verso le 16.00 del 12 agosto dello scorso anno. Le due donne non avevano preso parte alla discesa, ma erano scese a piedi. Alle 18.10 nella zona si era abbattuto un forte temporale e verso le 19.00 le due donne avevano lanciato l'allarme.

Tre torrentisti erano stati ritrovati privi di vita nella notte seguente. Il quarto era invece dato per disperso, ma già allora la polizia cantonale aveva detto che non c'era alcuna speranza di trovarlo in vita.

I servizi meteorologici avevano segnalato il rischio di forti piogge: nella zona dell'incidente, a sud di Vättis, nel comune di Pfäfers (SG), erano caduti fra 25 e 30 litri d'acqua per metro quadrato a partire dalle 18.15, secondo i dati forniti dalla polizia. Secondo SRF Meteo, il temporale aveva raggiunto il livello di pericolo 2 su 3.

Il più grave incidente di canyoning in Svizzera è avvenuto il 27 luglio 1999 nel Saxetbach, nell'Oberland bernese, dove sono morti 18 turisti - soprattutto giovani australiani e neozelandesi - e tre guide.

In seguito a quell'incidente, le misure di sicurezza per la pratica del torrentismo sono state rese più severe. Nel 2014 è entrata in vigore una legge federale che regola l'attività delle guide alpine e di altre attività a rischio.

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