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ZURIGOIl corriere della pizza molesta gli adolescenti tramite SMS e Instagram

21.12.20 - 07:00
Diversi i minori presi di mira a Winterthur.
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Il corriere della pizza molesta gli adolescenti tramite SMS e Instagram
Diversi i minori presi di mira a Winterthur.
Il servizio di consegna interessato ha avviato i «passi necessari» contro il dipendente.

WINTERTHUR - Un corriere della pizza di Winterthur ha contattato privatamente un diciassettenne dopo aver effettuato una consegna. "Szeneishwinti_blog" - riferisce 20 Minuten - ha pubblicato la cronologia delle chat su Instagram. Successivamente, sono emerse più di una dozzina di giovani che hanno avuto a che fare con il fattorino. L'operatore del canale Instagram ha quindi contattato il servizio di consegna.

Come afferma Dominic Buob, Marketing Manager di Domino's Pizza Svizzera, sono a conoscenza dell'incidente. «È un caso isolato, ma lo prendiamo molto sul serio». I «passi necessari» per risolvere la questione con il dipendente sono già stati avviati. La procedura è in corso. Secondo Buob, c'è tolleranza zero per l'uso dei dati dei clienti per scopi privati, così come nei confronti di altri comportamenti scorretti verso i clienti.

«Nel tempo ho avuto una sensazione di nausea» - Come riferisce "Landbote", una segnalazione simile risulta già essere stata inoltrata quattro mesi fa. Un ragazzo di 16 anni e un suo amico sono stati contattati dal corriere tramite SMS dopo aver effettuato un ordine. «All'inizio non ci ho pensato molto. Nel corso del tempo, tuttavia, ho avuto una sensazione di nausea. Inoltre era diventato sempre più invadente», racconta il sedicenne. Siccome il corriere avrebbe poi smesso con le molestie, i giovani avrebbero rinunciato a denunciare Domino's Pizza.

La polizia della città di Winterthur non è a conoscenza di questi eventi. In caso di situazioni simili, però, l'invito è a segnalare, come afferma il portavoce Michael Wirz. «Finora non è stata presentata alcuna denuncia». Wirz, in ogni caso, consiglia di non rispondere a messaggi di questo tipo. «Se qualcuno si sente a disagio in tali situazioni, può sempre contattarci».

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