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BERNA18 anni di carcere per il 27enne che uccise i genitori

19.11.20 - 16:55
Non ha convinto la tesi della legittima difesa durante una lite famigliare in quel di Suberg
20 Minuten
Fonte Ats
18 anni di carcere per il 27enne che uccise i genitori
Non ha convinto la tesi della legittima difesa durante una lite famigliare in quel di Suberg

BERNA - Diciotto anni di reclusione per un 27enne che nel novembre 2017 ha ucciso i suoi i suoi genitori a Suberg (BE).

Il Tribunale regionale del Giura bernese-Seeland, riunito a Bienne, ha riconosciuto oggi il giovane colpevole di doppio omicidio intenzionale.

La sentenza della prima istanza non è ancora definitiva. La pubblica accusa chiedeva 20 anni di carcere per doppio assassinio, mentre la difesa si è battuta per una riduzione della pena a cinque anni e otto mesi, sostenendo la tesi dell'omicidio passionale.

I corpi senza vita dell'uomo di 65 anni e della donna di 61, entrambi di nazionalità svizzera, erano stati trovati nella loro casa unifamiliare nelle prime ore del 15 novembre 2017.

I sospetti si erano subito concentrati sul figlio, arrestato il giorno successivo. Gli inquirenti a suo tempo non avevano indicato il grado di parentela della persona arrestata.

Posto in detenzione preventiva, il giovane ha parzialmente confessato, sostenendo che il padre e la madre avevano litigato, e che lui, intervenuto per proteggere sua madre, si era fatto prendere dal panico.

I genitori sono entrambi morti per le ferite inferte con un oggetto contundente. Secondo la pubblica accusa, il giovane dopo il crimine ha finto un furto con scasso per sviare le indagini.

Dopo aver ucciso i genitori, si era fatto una doccia ed era uscito a cena con la sua ragazza. Quest'ultima ha affermato in tribunale che quella sera il suo compagno non era molto diverso dal solito.

Il figlio, allora 24enne, era poi ritornato nella notte nell'abitazione e aveva allarmato la polizia. Per l'accusa, il giovane ha agito con incredibile aggressività e violenza, a sangue freddo e senza un apparente motivo.

La difesa ha invece sostenuto che il giovane era andato nel panico durante la lite fra i genitori, in cui la madre era rimasta ferita. Voleva aiutare la madre ma è stato trattenuto dal padre e a quel punto avrebbe colpito il genitore e la situazione è poi degenerata.

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