La scorsa settimana una donna è deceduta per problemi respiratori.
Il suo compagno l'aveva portata in ospedale, ma quando sono arrivati, le porte erano chiuse.
FRIBURGO - È difficile da immaginare l'incubo vissuto dall'uomo che, una settimana fa, è stato svegliato dalla partner in preda a una crisi respiratoria. La donna è stata portata urgentemente in ospedale. Le condizioni della sfortunata sono però peggiorate lungo la strada, tanto da farle perdere conoscenza.
Quello che l'uomo non sapeva - riferisce il “Freiburger Nachrichten” - è che il pronto soccorso dell'ospedale di Tafers (FR) è stato chiuso di notte dall'inizio della pandemia di Covid-19. Così l'uomo si è trovato davanti a delle porte chiuse. A quel punto ha cercato di farsi sentire gridando e suonando il clacson, nella speranza che apparisse qualcuno per correre in suo aiuto.
Il personale infermieristico è sì intervenuto, ma troppo tardi. Invano è stata tentata la rianimazione della donna, che però è morta sul posto per non aver ricevuto tempestivamente le cure necessarie.
«Era solo questione di tempo» - Il pulsante d'emergenza era apparentemente coperto da schede informative sul coronavirus. Il direttore medico dell'ospedale, Ronald Vonlanthen, ammette che avrebbe dovuto essere utilizzabile, ma ritiene che la popolazione sia stata informata a sufficienza della chiusura notturna. Raccomanda inoltre di chiamare il 144 prima di andare al pronto soccorso.
Secondo il "Blick", un ex dipendente dello stabilimento sostiene che la comunicazione non sia stata efficace e che le emergenze vengano gestite male. «Non ci sono più anestesisti, nemmeno di giorno. Era solo questione di tempo prima che accadesse qualcosa del genere», ha dichiarato.