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VAUDPropaganda islamista: annullata l'assoluzione di Blancho e Illi

13.03.20 - 12:43
Il Tribunale federale ha deciso di rinviare ai giudici di Bellinzona gli imputati per una nuova decisione
keystone (Archivio)
Fonte ats
Propaganda islamista: annullata l'assoluzione di Blancho e Illi
Il Tribunale federale ha deciso di rinviare ai giudici di Bellinzona gli imputati per una nuova decisione

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ha deciso di annullare l'assoluzione di Nicolas Blancho e Qaasim Illi, accogliendo un ricorso del Ministero pubblico della Confederazione (MPC). I due esponenti del Consiglio centrale islamico della Svizzera (CCIS) erano accusati di propaganda islamista per aver permesso la diffusione di due video dedicati al leader religioso Abdallah Al-Muhaysini, realizzati da un terzo membro dell'organizzazione, Naim Cherni.

La condanna nei confronti di quest'ultimo, a cui è stata inflitta una pena detentiva di 20 mesi sospesa con la condizionale, è invece confermata. Lo hanno stabilito i giudici federali, che in una seconda sentenza hanno respinto un ricorso inoltrato dall'uomo.

I tre membri della direzione del CCIS erano finiti alla sbarra nel giugno 2018, accusati dalla procura federale di aver violato la legge federale che vieta le organizzazioni terroristiche al-Qaida, Stato islamico (Isis) e organizzazioni associate. Al-Muhaysini, a cui erano stati dedicati i due video, è infatti a capo dell'organizzazione Jaysh-al-Fath, a cui è affiliata al-Nusra, succursale siriana di al-Qaida.

Il Tribunale penale federale (TPF) aveva assolto Blancho e Illi, condannando Cherni. In due sentenze pubblicate oggi, il TF ha però deciso diversamente: mantenendo la sentenza nei confronti di Cherni, ma rinviando ai giudici di Bellinzona gli altri due imputati per una nuova decisione.

A suo tempo, il TPF aveva motivato l'assoluzione di Blancho e Illi indicando che nell'atto di accusa i fatti a loro addebitati non erano stati debitamente esposti o provati, a differenza di quelli contestati a Cherni che invece erano stati riportati in dettaglio. I giudici sostenevano che i reati fossero ricopiati anche nelle parti concernenti gli altri due imputati.

Il Tribunale federale ha stabilito che da parte di Bellinzona vi è stato "eccessivo formalismo", poiché tali ripetizioni avrebbero portato ad atti d'accusa inutilmente lunghi. Nel suo insieme, erano infatti facilmente distinguibili i reati contestati a Blancho e Illi.

La denuncia presentata dal MPC riguardava un'intervista e un incontro con Abdallah Al-Muhaysini girati nell'autunno 2015 in Siria da Cherni, responsabile della produzione culturale al CCIS. Uno dei video era stato diffuso sul canale Youtube del Consiglio centrale islamico della Svizzera, mentre il secondo era stato mostrato in un hotel di Winterthur (ZH).

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