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Un gruppo di ragazze se le dà di santa ragione

BERNAUn gruppo di ragazze se le dà di santa ragione

18.02.20 - 08:03
Il pestaggio è avvenuto venerdì a Berna. Tra le duellanti anche una diciassettenne già accusata di aggressione in passato
Screenshot Video
Fonte 20 Minuten/juu/qll/bz
Un gruppo di ragazze se le dà di santa ragione
Il pestaggio è avvenuto venerdì a Berna. Tra le duellanti anche una diciassettenne già accusata di aggressione in passato

BERNA - Botte da orbi in stazione a Berna. Le protagoniste della lite - immortalata (vedi video) dai passanti con un telefonino e in seguito diventata virale sul web - sono delle ragazze. Calci nello stomaco, pugni, capelli strappati, la stazione della capitale trasformata in un ring durante un venerdì sera come tanti altri. 

E su quel ring era presente anche Lucia*, 17enne del canton Zurigo che in passato è già stata condannata per aggressione. «La situazione è degenerata a causa di un ragazzo», spiega a 20 Minuten la giovane. La ragazza e tre sue amiche si erano date appuntamento in stazione per poi raggiungere un locale della capitale. Ma le cose non sono andate come da programma. «Al club abbiamo incontrato una giovane di Bienne che accusava la mia amica di averle portato via il ragazzo. Ma lui diceva di essere single». La situazione inizia a precipitare quando il gruppo della 17enne viene attorniato da una decina di ragazze provenienti da Bienne «Ci hanno chiamato pu****ne e ci hanno minacciato».

La prima rissa tra i due gruppi si verifica nei pressi del parcheggio del club. «Quattro giovani biennesi hanno attaccato la mia amica. Io mi sono intromessa per cercare di difenderla». A questo punto intervengono anche gli agenti di sicurezza del locale che riescono a sedare (momentaneamente) la diatriba.

Sì perché essa riesplode, ancora più virulenta, in stazione quando è scoccata da poco la mezzanotte. «Abbiamo iniziato a urlarci addosso di tutto e improvvisamente una ragazza ha colpito la mia amica», racconta Lucia. In seguito la giovane ha preso a calci anche altre presenti. La situazione a questo punto degenera e la rissa coinvolge diverse altre ragazze. Da parte sua, Lucia è rammaricata di quello che è successo: «Sono già stata denunciata due volte per rissa e quest'estate compirò 18 anni. Non volevo davvero farlo. Ma visto che ci hanno attaccate per prime, ho dovuto reagire per difendere le mie amiche». Lo scorso anno la 17enne era stata condannata per aggressione e ha dovuto svolgere diverse ore presso i servizi sociali. «Quel periodo mi aveva fatto bene. Da quella volta non avevo più avuto problemi. Ma se qualcuno provoca o minaccia le mie amiche, io non mi tiro indietro».

Secondo Thomas Richter dell'Istituto svizzero di prevenzione della violenza, una rissa tra donne non è così inusuale. «Le ragazze si battono ancora meno dei loro coetanei maschi, ma visto che vengono educate in maniera simile, i casi di liti violente al femminile è in aumento». Richter non riesce a giudicare il comportamento di Lucia: «Bisognerebbe conoscere meglio il suo vissuto. Alcuni giovani recidivi sono stati cresciuti con l'insegnamento che la violenza non è poi così male. Oppure non sono stati seguiti dai genitori». Esistono due tipi di picchiatori: «Alcuni agiscono solamente quando si sentono messi alle strette e per reagire a un torto. Altri, invece, trovano che la violenza sia normale. Questi ultimi, che non hanno sviluppato la consapevolezza dei loro gesti, sono i casi più difficili».

* nome di fantasia

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