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SVIZZERAEra cresciuto a Vernier e proprio lì organizzava un attentato

14.02.20 - 11:35
La ricostruzione di Le Temps di quello che avrebbe potuto essere il primo atto di terrorismo islamico in Svizzera
Keystone - foto d'archivio
Fonte Le Temps/20 Minuten
Era cresciuto a Vernier e proprio lì organizzava un attentato
La ricostruzione di Le Temps di quello che avrebbe potuto essere il primo atto di terrorismo islamico in Svizzera

GINEVRA - Una tragedia sfiorata. Un disastro “interrotto”. È con questi termini che Le Temps descrive quello che viene definito un attentato terroristico sventato a Ginevra. A pianificarlo sarebbero stati proprio dei “membri svizzeri” dell’Isis.

Esplosioni, fiamme, fumi neri e tossici. La visione è apocalittica. Secondo le indagini condotte dal giornale, l’obiettivo dei terroristi sarebbero state le cisterne di Vernier, proprio nei pressi dell'aeroporto di Cointrin. Colpire lì sarebbe stato un modo per far capire alla Svizzera che lo Stato islamico ha la capacità di nuocere ai suoi interessi.

Nel corso di diversi mesi, le Temps ha ricostruito quella che avrebbe potuto essere il primo attentato su suolo svizzero degli jihadisti. Sventato dal Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC).

Ci sarebbe un nome che spicca, in cima alla piramide di follia. Un tempo Daniel D., ora Abu Ilias al-Swisri. È un giovane uomo di 25 anni, cresciuto a Lignon (Vernier, Ginevra), che ha abbracciato la fede islamica nel 2013 e due anni dopo si è unito all’Isis. Un tempo pare fosse considerato un “ragazzo affabile”, ora è uno dei principali ricercati del SIC.

La ricostruzione - Daniel D. inizia a frequentare la moschea Petit-Saconnex, a Ginevra, nel 2014. Alla fine dell’anno con altre persone va a La Mecca. In compagnia dell’uomo che lo ha aiutato ad avvicinarsi alla religione islamica, nel 2015 si reca in Siria. A Ginevra sono poi giunte delle foto di Abu Ilias al-Swisri mentre posa con delle armi tra le mani.

Non è noto quando i jihadisti con legami con la Svizzera avrebbero pensato a un attentato a Vernier. Ma alla fine di agosto 2018 i servizi segreti americani hanno trasmesso al SIC il dossier proveniente dalla Siria che parlava di un possibile attacco. 

I due (pare di nazionalità albanese) che avrebbero dovuto raggiungere Ginevra per compiere l’attacco, sono stati fermati nel loro viaggio verso la Svizzera. Nel frattempo, le autorità - in collaborazione con la polizia locale - ha cercato di ricostruire i contatti sul territorio e di identificare tutti i complici. 

L’attacco, secondo la ricostruzione di Le Temps, era previsto tra aprile e maggio del 2019. Daniel D. è stato arrestato in Siria in giugno.

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