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SAN GALLO«È un simpatizzante dell'Isis», confermato il divieto d'entrata per un franco-tunisino

19.12.19 - 12:44
L'uomo, che viveva nel canton Ginevra con la moglie e i cinque figli, era stato espulso dalla Svizzera nel dicembre del 2017. La decisione della Fedpol è stata oggi confermata dal TAF
Keystone (archivio)
«È un simpatizzante dell'Isis», confermato il divieto d'entrata per un franco-tunisino
L'uomo, che viveva nel canton Ginevra con la moglie e i cinque figli, era stato espulso dalla Svizzera nel dicembre del 2017. La decisione della Fedpol è stata oggi confermata dal TAF

SAN GALLO - Il Tribunale amministrativo federale (TAF) ha confermato l'espulsione e il divieto d'entrata in Svizzera per 15 anni imposti a un cittadino franco-tunisino, sostenendo che sussistono numerosi indizi che il 43enne sia un simpatizzante dell'Isis.

Nel dicembre 2017 l'Ufficio federale della polizia (Fedpol) aveva espulso e rinviato in Francia l'uomo, inoltre aveva disposto nei suoi confronti un divieto d'entrata nella Confederazione. Egli viveva in Svizzera con la moglie e cinque figli; nel frattempo anche la famiglia si è trasferita in Francia.

Il franco-tunisino era stato arrestato nel giugno dello stesso anno a Meyrin (GE) perché sospettato di aver giocato un ruolo importante nel reclutamento di jihadisti in Romandia. Il ministero pubblico aveva avviato un'inchiesta e l'uomo aveva trascorso sei mesi in detenzione preventiva, tuttavia i risultati dell'indagine non erano bastati per rinviarlo a giudizio rispettivamente condannarlo.

In base alla sentenza del TAF pubblicata oggi, in cui viene respinto il ricorso del 43enne, ciò non gioca alcun ruolo: un'espulsione da parte della fedpol ha carattere preventivo, pertanto non necessita di alcuna condanna penale. La corte sangallese rileva peraltro che il procedimento penale non è ancora concluso.

Il Ministero pubblico della Confederazione gli rimprovera di aver violato la legge che vieta al-Qaida e Stato Islamico nonché le organizzazioni associate. Egli è perseguito anche per sostegno, rispettivamente partecipazione, a un'organizzazione criminale. L'interessato aveva contatti con persone notoriamente radicalizzate, anche con alcune che avevano aderito all'Isis.

Inoltre il TAF adduce numerosi altri indizi secondo cui il franco-tunisino rappresenta un grave pericolo per la sicurezza interna ed esterna della Svizzera.

La sentenza non è ancora passata in giudicato e può essere impugnata davanti al Tribunale federale.

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COMMENTI
 

streciadalbüter 4 anni fa su tio
Föra di ball.
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