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NEUCHÂTELPugnalò 56 volte la madre, condannato a 13 anni di prigione

12.12.19 - 16:38
I fatti avvennero nell'ottobre del 2017 a La Chaux-de-Fonds. L'uomo tentò di uccidere anche il patrigno che sopravvisse nonostante tredici coltellate
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Pugnalò 56 volte la madre, condannato a 13 anni di prigione
I fatti avvennero nell'ottobre del 2017 a La Chaux-de-Fonds. L'uomo tentò di uccidere anche il patrigno che sopravvisse nonostante tredici coltellate

LA CHAUX-DE-FONDS - Un uomo è stato condannato oggi dal Tribunale criminale di La Chaux-de-Fonds (NE) a 13 anni di carcere per aver ucciso sua madre, pugnalandola 56 volte, e aver tentato di fare lo stesso con il patrigno, sopravvissuto nonostante le 13 coltellate. Una complice, la sua compagna all'epoca, ha ricevuto invece una pena detentiva di cinque anni.

I fatti risalgono all'ottobre del 2017 e si sono svolti a La Chaux-de-Fonds. L'imputato, sulla trentina, è stato ritenuto colpevole di omicidio intenzionale e tentato omicidio. Sarà anche internato per problemi mentali.

Il tribunale si è dimostrato meno severo della procura. Il Ministero pubblico neocastellano aveva infatti chiesto di infliggere 16 anni di prigione per assassinio all'uomo e 18 all'ex compagna, una 32enne.

Secondo l'accusa, oltre ad essere la coautrice dell'atto, la donna era stata la mente del bagno di sangue, avendo incoraggiato il proprio partner ad accoltellare sua madre e il marito. Invece, l'interessata ha ricevuto soli cinque anni per la sua complicità e le sono state accordate delle circostanze attenuanti.

Da parte sua, la difesa dell'uomo domandava una reclusione di cinque anni, insieme a una misura di trattamento istituzionale. I legali puntavano a ottenere il reato di omicidio passionale, che comporta pene meno lunghe.

L'accusa aveva ribattuto sottolineando l'assenza di scrupoli del protagonista della vicenda, mentre il movente è stato individuato nella presunta volontà della madre e del patrigno di allontanare l'imputato da suo figlio - avuto dalla complice - per appropriarsene.

La sera del 15 ottobre 2017, la polizia aveva rinvenuto in un'abitazione il corpo privo di vita della vittima, con numerose ferite da arma da taglio. Il marito era invece riuscito a mettersi in salvo presso i vicini. I colpevoli erano stati identificati di lì a poco.

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