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Invita al suo party su Instagram, arrivano in 300. La polizia interviene

ZURIGOInvita al suo party su Instagram, arrivano in 300. La polizia interviene

08.09.19 - 14:55
Disavventura per una studentessa che ha organizzato una festa in casa pubblicizzandola sui social. Necessario l’intervento della polizia
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Invita al suo party su Instagram, arrivano in 300. La polizia interviene
Disavventura per una studentessa che ha organizzato una festa in casa pubblicizzandola sui social. Necessario l’intervento della polizia

WINTERTHUR - Non si aspettava di certo che pubblicizzare su Instagram il party in casa potesse riscuotere una partecipazione tale, fino a far degenerare la serata.

La storia per certi versi assomiglia a quella del film Project X, senza però l’esito drammatico della pellicola. Tuttavia la polizia è dovuta intervenire per riportare l’ordine.

Ma partiamo dall’inizio. Lo scorso venerdì una studentessa della scuola cantonale ha deciso di organizzare una festa in casa, approfittando dell’assenza dei genitori. Ha avuto la brillante idea di pubblicizzare il party su Instagram, su un canale pubblico utilizzato da tutta la scuola.

 Qualcuno aveva già fatto osservare che non si trattava di una idea geniale, che il canale essendo appunto pubblico veniva letto anche da altre persone che non avevano nulla a che fare con la scuola, e che il rischio che potesse arrivare tanta gente era alto. E così è stato. Venerdì sera, alle 20.00, si sono presentate quasi 300 persone, stando a quanto ha raccontato un partecipante al portale 20 Minuten. Siccome non tutti sono riusciti ad entrare in casa, la maggior parte di loro è rimasta sul marciapiede. Tra schiamazzi, urla, litigi musica ad alto volume, canne e quant’altro, la situazione è degenerata tanto che i vicini spazientiti per la situazione che si era venuta a creare hanno chiamato le forze dell’ordine.

La polizia cantonale si è recata sul luogo e ha dovuto interrompere i festeggiamenti e mandare a casa i giovani. A mezzanotte la situazione è rientrata nella normalità senza particolari problemi, ma con grande delusione da parte dell’organizzatrice che non aveva di certo immaginato un finale simile.

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