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VALLESENovantuno militari con il mal di pancia, la colpa è del cibo

29.07.19 - 12:01
Le reclute non sono state colpite da un virus, ma la causa è batterica. È il terzo caso nel mese di luglio
20 Minuten / Keystone
Novantuno militari con il mal di pancia, la colpa è del cibo
Le reclute non sono state colpite da un virus, ma la causa è batterica. È il terzo caso nel mese di luglio

SION - Nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 luglio una novantina di militari della scuola di polizia militare 19 (scuola PM 19) dell'Esercito svizzero a Sion hanno accusato un malessere accompagnato da diarrea. Il Dipartimento federale della difesa ha inizialmente spiegato che la causa era sconosciuta e che erano in corso gli accertamenti. Ora, il mal di pancia che ha colpito i giovani sembra avere un perché.

Il portavoce dell’esercito, Daniel Reist, ha spiegato a 20 Minuten che i militari non sono stati colpiti da un virus. La causa sarebbe infatti batterica. «I soldati sono stati infettati da cibo o bibite». Per il momento, però, non è noto quale sia l’alimento responsabile, né quale batterio abbia colpito l’intestino dei militari. Uno di loro aveva parlato di «pollo non cotto a sufficienza e riscaldato dopo giorni», ma non c’è mai stata nessuna conferma.

Nel frattempo, tutti gli oltre novanta militari si stanno riprendendo e «sono tornati a casa domenica sera».

È il terzo caso di diarrea tra i militari in breve tempo. All'inizio di luglio una cinquantina di soldati della caserma di Jassbach, nell'Emmental bernese, sono stati curati in ospedale per problemi gastrointestinali. Sempre a inizio mese anche a Bière, nel canton Vaud, decine di reclute hanno riscontrato disturbi simili, ma meno gravi rispetto a Jassbach. Alla caserma vodese i malesseri erano stati causati dall'insalata.

All'agenzia Keystone-ATS Reist ha spiegato che non si sono mai verificati in passato tre casi del genere in un lasso di tempo così breve. Potrebbe trattarsi di una coincidenza, ha aggiunto, escludendo problemi di igiene. Il rifornimento di alimenti e le cucine sono regolarmente controllate da ispettori, ha ricordato, aggiungendo che per il momento non sarà preso nessun provvedimento.

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