Dopo il volo sopra Mümliswil, il responsabile della Patrouille Suisse commenta l'accaduto
ZURIGO - Avrebbero dovuto esibirsi a Langenbruck (BL), in occasione della cerimonia di commemorazione per il centenario della morte di Oskar Bider, lo hanno fatto invece a Mümliswil-Ramiswil (SO), dove si svolgeva il 31° Festival Yodel della Svizzera. L'errore compiuto sabato dalla Patrouille Suisse è di quelli che non si dimenticheranno in fretta.
Mr. Jansen*, responsabile della Patrouille Suisse, ci spiega cosa è successo?
«Ho compreso quanto accaduto solo dopo l'atterraggio. Dopo aver telefonato al comandante della Patrouille Suisse, questi mi ha informato della nostra assenza a Langenbruck».
Come è potuto accadere?
«Durante un "sorvolo" come quello di sabato, passiamo sulla zona di interesse per la prima volta. In una dimostrazione esploriamo la zona prima di esibirci. Quindi, sabato, era la prima volta che passavo di lì. Stavamo procedendo quando ci hanno avvisato della presenza di un elicottero in zona. Mentre mi stavo occupando di superarlo, abbiamo attraversato Langenbruck e ci è apparso il tendone di Mümliswil. Ho presunto di essere giunto a destinazione».
In queste occasioni si viaggia senza supporto a terra. Inoltre, la tecnologia dei Tiger F5 è obsoleta. Ciononostante, può succedere un simile incidente a un professionista?
«Non proprio. Mi scuso con tutti i visitatori e i fan presenti a Langenbruck. Posso comprendere appieno la loro delusione. Ma bisogna capire: quando sorvolo, navigo con una mappa 1:100'000 e volo a vista. Sebbene il Tiger F5 abbia una sorta di sistema di navigazione, questi è impreciso. Ecco perché devo fidarmi dei miei occhi».
Le reazioni sono state feroci: i visitatori sono rimasti delusi, la beffa si è rivoltata contro la squadra acrobatica.
«L'errore è molto imbarazzante. Come leader, sono responsabile della navigazione. Ma il caso dimostra che anche i piloti Patrouille Suisse, nonostante l'allenamento duro, non possono prescindere dall'errore umano. I nostri sei piloti devono prendere decisioni in poco tempo, non siamo infallibili. Ma devo anche dire che siamo lieti che non si sia verificato alcun incidente relativo alla sicurezza».
Cosa insegna l'accaduto?
«Quando possibile, il comandante deve essere di stanza a terra, per segnalare l'errore, come in questo caso».
Sono soprannominati "Gandalf", in gergo, i piloti con dei capelli bianchi. Ne sono comparsi altri dopo l'incidente di sabato?
«Sì, qualcuno. Fortunatamente non si notano tra i tanti già presenti».