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SVIZZERAManager di Migros sospettato di amministrazione infedele

02.07.19 - 06:00
Si sospetta che l’ex presidente del CdA di Migros Neuchâtel-Friborgo abbia effettuato transazioni orchestrando un tornaconto. Lo rivelerebbero documenti interni. Lui nega ogni accusa
Keystone
Manager di Migros sospettato di amministrazione infedele
Si sospetta che l’ex presidente del CdA di Migros Neuchâtel-Friborgo abbia effettuato transazioni orchestrando un tornaconto. Lo rivelerebbero documenti interni. Lui nega ogni accusa

FRIBORGO - Si sospetta che l’ex presidente del CdA di Migros Neuchâtel-Friborgo abbia effettuato transazioni orchestrando un tornaconto. Lo rivelerebbero documenti interni. Lui nega ogni accusa.

Al centro della vicenda c’è Damien Piller (61 anni) - per il quale viene applicata la presunzione di innocenza -, avvocato che per 23 anni ha vestito il ruolo di presidente del Consiglio di amministrazione in questione. 

Sulla base di alcuni rapporti di indagine in possesso di 20 minutes, Piller avrebbe effettuato due versamenti sospetti - il primo nel 2014 e il secondo nel 2015 - di 864mila franchi l’uno. Importi, questi, girati in favore di società di proprietà dello stesso Piller, le quali hanno effettuato i lavori di costruzione delle sovrastrutture a Belfaux (FR) e a La Roche (Friborgo), che Migros ha preso in affitto per collocarvi, in ognuna, un supermercato.

Dopo avere ricevuto una prima soffiata dalla Società Cooperativa Migros Zurigo, hanno preso il via le indagini interne: agli auditor è apparso immediatamente chiaro che  che alla base non vi era alcuna ragione plausibile. La medesima conclusione è stata raggiunta in seguito dallo studio legale Baker McKenzie, che nel contempo ha parlato di un caso di amministrazione infedele, così come di un evidente conflitto di interessi.

Interpellato da 20 minutes, il diretto interessato respinge ogni accusa: «È tutto completamente sbagliato», afferma Piller, il quale, sostiene, potrebbe dimostrare la legalità dei pagamenti effettuati. Una mossa non effettuata prima, poiché, sempre secondo Piller, lo studio legale Baker McKenzie non avrebbe potuto condurre tale indagine. Tant’è vero che al fine di fare chiarezza sulle transazioni egli ha proposto una società di revisione contabile indipendente di Ginevra, alla quale saranno presentati tutti i documenti necessari.

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