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BERNA«Smettetela di lamentarvi, qui è molto peggio»

29.06.19 - 19:34
La scuola reclute è iniziata lunedì con temperature che hanno raggiunto i 39 gradi. I militari raccontano come gestiscono l’ondata di calore
Keystone
«Smettetela di lamentarvi, qui è molto peggio»
La scuola reclute è iniziata lunedì con temperature che hanno raggiunto i 39 gradi. I militari raccontano come gestiscono l’ondata di calore

BERNA - Questa settimana la canicola si è fatta sentire in tutta la Svizzera. Mentre alcuni cercavano un po’ di refrigerio nell’acqua o con un gelato, i militari hanno cominciato la scuola reclute. Ecco come combattono l’ondata di caldo e quali “trucchi” utilizzano.

Ombra - «Non facciamo un numero maggiore di pause, ma possiamo passare più tempo all’ombra. E possiamo anche bere spesso» spiega Severin, giovane recluta. «Già due persone sono state portate in ospedale perché erano disidratate». 

Numerosi militari hanno confermato di aver potuto togliere la divisa militare (camouflage) nei giorni più caldi. «Abbiamo sempre con noi delle bottiglie, ma ci sembra sempre di essere in una sauna» dichiara un altro militare.

Borraccia e cappello - La recluta Lorena consiglia: «È importante avere sempre una borraccia, perché ti aiuta a bere regolarmente. Quando possibile, bisogna restare all’ombra, portare un cappello e chiedere di poter alleggerire il vestiario». 

Markus invece prende la situazione con umorismo: «Sono impaziente di fare delle lunghe marce con lo zaino pieno e di affrontare questo caldo infernale. Ciò che non mi uccide, mi fortifica».

Ghiaccioli a gogo - «A pranzo hanno cominciato a servire anche dei ghiaccioli» spiega invece Sebastian. «I cittadini non dovrebbero lamentarsi più di quel tanto. Qui viviamo una situazione ben peggiore!» aggiunge un altro ragazzo.

L’esercito ha preso delle misure contro il caldo, ha dichiarato Stefan Hofer: «Gli sforzi maggiori vengono svolti al mattino presto e la sera tardi». Inoltre le reclute sono incoraggiate a bere molto e spesso. Le borracce sono autorizzate, e la durata delle pause viene adattata allo sforzo fisico. E le esercitazioni hanno luogo all’ombra, quando possibile, o all’interno degli edifici, precisa il membro dell’UDC bernese del Gran Consiglio.  

Da qualche tempo è in corso anche il progetto Progress: «Teniamo in considerazione il fatto che le reclute non hanno alcuna esperienza nell’esercito. Cominciamo dunque dolcemente, e non li facciamo faticare dal primo giorno. Per esempio, la prima settimana non vengono svolte le marce. Ma, in fin dei conti, l’esercito ha una missione da compiere. In caso di necessità, la meteo non ha nessuna rilevanza» conclude Hofer.

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