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ITALIA / SVIZZERA«Di finestrini ne romperei altri 100 per salvare un bambino»

27.06.19 - 15:14
Parla il poliziotto catanese che ha liberato il bimbo svizzero dall'auto trasformatasi un forno: «Faceva un caldo micidiale. Abbiamo denunciato i genitori»
«Di finestrini ne romperei altri 100 per salvare un bambino»
Parla il poliziotto catanese che ha liberato il bimbo svizzero dall'auto trasformatasi un forno: «Faceva un caldo micidiale. Abbiamo denunciato i genitori»

CATANIA - Si chiama Pietro Procaccianti ed è il vice sovrintendente della Polizia di Stato italiana passato agli onori delle cronache per l'eroico salvataggio di un bimbo svizzero di 4 anni rimasto chiuso, tre giorni fa, in un'auto sotto il sole cocente, di fronte all'aeroporto di Catania.

Chiuso ermeticamente - Di eroe, in realtà, il poliziotto non vuole sentire parlare: «Ho fatto solo il mio dovere», ci spiega. Il suo gesto, ci tiene a sottolineare, non è stato frutto di avventatezza: «I genitori erano scesi dall'auto per recarsi all'interno dell'aerostazione. Hanno chiuso il veicolo con il bimbo di 4 anni all'interno, ermeticamente, attivando anche l'antifurto».

Procaccianti è stato allertato da una passeggera in partenza che, vista la scena, si è subito allarmata. «Quando sono arrivato ho subito capito che la situazione era preoccupante. Il bimbo era in preda al panico e in stato di ipertermia».

Nessun tempo da perdere - Il poliziotto ha analizzato un istante la situazione, poi ha agito: «Ho rotto il finestrino posteriore dell'auto dal lato sinistro. Quindi ho infilato la mano per aprire la portiera dalla maniglia, ma era bloccata».

«Un caldo infernale» - A quel punto ha estratto il piccolo dal finestrino. Nel salvataggio si è persino ferito, tagliandosi con delle schegge di vetro: «Inizialmente non me ne sono nemmeno accorto. Mi sono preoccupato di liberare il bimbo, era accaldato e in stato di sofferenza». Solo a quel punto sono arrivati i genitori: «Erano passati oltre 20 minuti. E fuori la temperatura, alle 14:30 del pomeriggio, era di 41 gradi. Un caldo micidiale. Immaginarsi dentro il veicolo... Un forno».

Coppia denunciata - Inizialmente il proprietario dell'auto ha cercato di protestare per il danno subito: «Non gli ho prestato attenzione, la mia preoccupazione è stata quella di portare il piccolo all'interno dell'aeroporto, dove c'era l'aria condizionata e poi di consegnarlo al personale sanitario. Un bimbo biondo dalla carnagione chiara, evidentemente non abituato a quella calura».

Il poliziotto si è quindi occupato della coppia: «Due giovani conviventi. Entrambi parlavano tedesco. Si è reso necessario un traduttore. Li abbiamo dovuti denunciare per abbandono di minori, come prevede la legge italiana».

Procaccianti di una cosa è certo: «Di finestrini ne romperei altri 100 per salvare una vita umana».

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