Cerca e trova immobili

BERNAAvvocato Zölch accusato di truffa

19.06.19 - 14:07
L'ex marito di una consigliera di Stato avrebbe ripetutamente chiesto prestiti con l'intenzione di arricchirsi illegalmente, rilasciando false dichiarazioni sulla sua situazione patrimoniale
Keystone
Avvocato Zölch accusato di truffa
L'ex marito di una consigliera di Stato avrebbe ripetutamente chiesto prestiti con l'intenzione di arricchirsi illegalmente, rilasciando false dichiarazioni sulla sua situazione patrimoniale

BERNA - L'avvocato bernese Franz A. Zölch, già presidente della Lega nazionale di hockey dal 1995 al 2006 e fino al 2005 marito di una consigliera di Stato discussa per il governo federale, è accusato da un procuratore pubblico di Berna di truffa per mestiere.

Zölch avrebbe ripetutamente chiesto prestiti fino a cinque o sei cifre ad amici e conoscenti con l'intenzione di arricchirsi illegalmente, rilasciando false dichiarazioni sulla sua situazione patrimoniale. Non avrebbe detto, ad esempio, che contro di lui erano in corso precetti esecutivi, indica l'atto d'accusa, di cui ha dato notizia ieri sul suo sito web la "Comunità di interessi dei danneggiati da Zölch" (IGZG nella sigla tedesca), subito ripresa dalla "Berner Zeitung".

L'agenzia di stampa Keystone-ATS ha potuto ottenere conferma dalla Procura bernese e prendere visione dell'atto d'accusa.

Il 70enne imputato, che è stato un "giurista dei media" noto a livello nazionale e anche brigadiere nell'esercito svizzero, è l'ex marito di Elisabeth Zölch, consigliera nazionale dal 1987 al 1994, poi per tre legislature consigliera di Stato bernese, prima donna dell'UDC ad entrare in un esecutivo cantonale. Nel 2000 era stata anche avanzata la sua candidatura alla successione di Adolf Ogi in Consiglio federale, ma l'interessata aveva poi rinunciato. I due avevano divorziato nel 2005 e negli anni successivi erano cominciati i suoi problemi finanziari, finiti sulla stampa dal 2008.

Martin Gärtl, legale di Franz Zölch, interpellato da Keystone-ATS, ha dichiarato che il suo cliente non contesta di dovere dei soldi alle persone menzionate nell'atto d'accusa. Zölch era tuttavia convinto di poterli restituire. Secondo il legale, non sussiste dunque la condizione per una condanna per truffa secondo l'articolo 146 del Codice penale, ossia l'"inganno con astuzia". A suo avviso, i rimproveri sono da chiarire non in sede di diritto penale ma di diritto civile.

Per la truffa, il Codice penale commina una pena detentiva sino a cinque anni o una pena pecuniaria. Per chi "fa mestiere della truffa" la pena può andare fino a 10 anni di carcere o a una pena pecuniaria non inferiore a 90 aliquote giornaliere. Zölch è anche accusato in subordine di tentata truffa (per casi nei quali non era riuscito a farsi concedere prestiti) e di distrazione di valori patrimoniali sottoposti a procedimento giudiziale.

Secondo quanto indica la IGZG, l'atto d'accusa inviato il 12 giugno 2019 dalla Procura al Tribunale regionale di Berna-Mittelland fa seguito ad oltre quattro anni di inchiesta dopo diverse denunce penali di persone danneggiate. La comunità di interessi ha allestito un sito web per "informazione del pubblico sui dubbi comportamenti finanziari" di Franz A. Zölch.

Zölch avrebbe già dovuto comparire in tribunale a Thun nel 2015. Aveva infatti presentato ricorso contro un decreto d'accusa della Procura dell'Oberland bernese, che lo aveva condannato per truffa a una pena pecuniaria con la condizionale di 10'000 franchi e a una multa di 2000 franchi. Poco prima dell'udienza lo aveva però ritirato, facendo così saltare il processo.
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE