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ARGOVIA«Nessun bambino dovrà più morire nelle acque dell'Aabach»

27.05.19 - 21:05
Il padre del piccolo di 4 anni ritrovato morto venerdì nel Canton Argovia pretende una maggiore sicurezza nel luogo dove è avvenuta la tragedia
«Nessun bambino dovrà più morire nelle acque dell'Aabach»
Il padre del piccolo di 4 anni ritrovato morto venerdì nel Canton Argovia pretende una maggiore sicurezza nel luogo dove è avvenuta la tragedia

AARAU - «Sto veramente male». È comprensibile e prevedibile lo stato d'animo del padre di Zenel, il piccolo di 4 anni che è stato ritrovato morto nelle acque dell'Aar lo scorso venerdì. L'uomo - interrogato dal "Blick" - ritorna su quei terribili istanti che sono costati la vita a suo figlio. E lo fa con la voce incrinata dal pianto. 

Il piccolo - ricordiamo - stava giocando con degli amichetti in un parco di Wildegg (AG) quando è caduto nell'Aabach - un torrente affluente dell'Aar - ed è stato trascinato via dalla corrente per sei lunghi chilometri.

Una morte senza senso. Una morte forse evitabile. Perché la pericolosità di quel parco, che presenta una recinzione che però non blocca completamente l'accesso al fiumiciattolo, era già stata segnalata più volte alle autorità dagli abitanti della regione. Ma - come riferito da Tele M1 e come confermato dalla tragedia - senza successo.

Dopo il dramma però qualcosa è cambiato. E la popolazione ha deciso di raccogliere delle firme affinché le cose cambino. Affinché la recinzione venga completata. «Sarebbe una bella notizia» - sottolinea il padre della piccola vittima. «Nessun bambino dovrà più morire nelle acque dell'Aabach».

Il corpo di Zanel è attualmente sottoposto ad autopsia. Le ultime analisi dovrebbero venire completate oggi. I funerali del piccolo si terranno in Kosovo, il paese d'origine della famiglia.

 

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