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LOSANNA«Mi ha dato della cagna e chiamato musulmana di m...»

27.03.19 - 22:45
Una 14enne con il velo islamico è stata vittima di commenti razzisti nella metropolitana a Losanna
«Mi ha dato della cagna e chiamato musulmana di m...»
Una 14enne con il velo islamico è stata vittima di commenti razzisti nella metropolitana a Losanna

LOSANNA - Zoraida* ha avuto un'esperienza molto spiacevole lo scorso venerdì. Aveva appena finito il suo ultimo giorno di stage in una grande azienda e stava aspettando la metropolitana M2 alla stazione di La Sallaz, a Losanna, ascoltando musica.

All'improvviso la 14enne nota un uomo che sembra dire qualcosa al suo indirizzo, mentre la fissa. La ragazza a quel punto si toglie le cuffie. «Mi ha definito una stronza, una musulmana di merda... Tutto questo, solo perché indosso un velo», spiega a 20 Minutes.

La giovane si volta alla ricerca di qualcuno che possa darle una mano. «Tutti mi stavano osservando, ma nessuno ha alzato un dito», aggiunge con delusione. A quel punto Zoraida decide di tirare fuori il suo telefono e filmare quanto sta accadendo. «L'uomo, come per magia, ha cambiato atteggiamento all'istante».

Molto turbata, la ragazza si fa coraggio e, all'arrivo della metropolitana, insegue il suo aggressore, invitandolo a ripetersi. Di fronte alla sua insistenza, l'uomo alla fine si lascia andare: «Merda musulmana, ti bruceremo, cagna, torna nel tuo paese». A quest'ultimo commento la ragazza replica: «Sono nata in Svizzera e sono svizzera».

Arrivati a destinazione la ragazza spegne il telefono. Ma l'uomo continua a seguirla. «Una signora mi ha prestato il suo telefono per chiamare la polizia perché non potevo farlo con il mio. Lui mi ha spintonato e se n'è andato. All'arrivo della Polizia ho spiegato cosa fosse successo e ho fornito la descrizione dell'uomo, ma non è stato trovato».

La polizia di Losanna conferma l'intervento e aggiunge che è stata sporta una denuncia. «In linea di principio, un minore non può sporgere denuncia. È il suo rappresentante legale che deve farlo per suo conto. Ma se il minore è in grado di discernere e la situazione lo richiede, può comunque depositarla da sé», spiega un portavoce della polizia.

«Voglio giustizia» - «Non voglio denaro. Voglio solo che venga riconosciuto che sono stata vittima di qualcosa di illegale. Ma ho l'impressione che la polizia prenda questo caso alla leggera. In ogni caso, non penso che abbia fatto un grande sforzo per trovare il mio aggressore», ammette Zoraida.

Un video può essere una prova - Raphael Pomey, portavoce della polizia di Losanna trova corretto filmare quando si è testimoni o vittime di una scena simile a quella vissuta dalla 14enne: «Se tutti i filmati non sono necessariamente una prova, possono, a seconda dei casi, essere considerati come tali. Inoltre, contengono elementi che possono aiutarci a risolvere un caso».

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