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BERNAConfisca di armi in forte aumento alle frontiere

01.03.19 - 12:20
L'Amministrazione federale delle dogane ha sequestrato 8251 armi vietate, una cifra quasi raddoppiata rispetto al 2017
Fotolia (archivio)
Confisca di armi in forte aumento alle frontiere
L'Amministrazione federale delle dogane ha sequestrato 8251 armi vietate, una cifra quasi raddoppiata rispetto al 2017

BERNA - Forte aumento della confisca di armi l'anno scorso alle frontiere elvetiche. L'Amministrazione federale delle dogane (AFD) ha sequestrato 8251 armi vietate, una cifra quasi raddoppiata rispetto al 2017 (4263). È quanto emerge dal bilancio annuale pubblicato oggi.

Si è trattato in primo luogo di coltelli illegali, manganelli e armi analoghe, che sono stati scoperti nel traffico postale. Stando all'AFD, la sensibile progressione è dovuta, da un lato, al boom del commercio online e, dall'altro, anche ad operazioni di controllo mirate. Nel 2018 i doganieri hanno inoltre sequestrato 1868 documenti falsificati, ovvero un po' meno rispetto all'anno precedente (1958).

Le guardie di confine hanno peraltro fermato complessivamente 24'750 persone ricercate (2017: 25'700), di cui 8'053 segnalate per l'arresto. Per quanto riguarda invece il traffico pesante, l'AFD è intervenuta in 38'722 casi poiché ha constatato autocarri con lacune nell'ambito della sicurezza e conducenti non idonei alla guida o che non rispettavano i periodi di riposo prescritti.

Migrazione illegale in calo - In materia di migranti, la situazione alle frontiere svizzere si è nuovamente distesa: il numero di soggiorni illegali è sceso a 16'543, rispetto alle 27'300 presenze irregolari registrate nel 2017 e alle 48'838 del 2016.

L'AFD spiega la flessione con la chiusura definitiva della rotta del Mediterraneo, ciò che «si è ripercosso in particolare sugli arrivi in Ticino e nel Vallese».

Più introiti - Dal canto loro, gli introiti globali dell'AFD sono saliti a 22,933 miliardi di franchi, ovvero 451 milioni in più rispetto al 2017 (22,482 miliardi). Quasi la metà delle entrate (10,896 miliardi) proviene dalla riscossione dell'Imposta sul valore aggiunto (IVA) all'importazione. Il rimanente scaturisce dall'imposta sugli oli minerali, da quella sul tabacco, nonché dalla tassa sul traffico pesante e dai dazi all'importazione.

Nel comunicato, l'AFD afferma infine che il programma DaziT, lanciato il primo gennaio 2018 per la modernizzazione e la digitalizzazione dell'amministrazione doganale, «sta procedendo bene». Tre nuove applicazioni per smartphone hanno potuto essere promosse l'anno scorso: si tratta di QuickZoll, per il traffico turistico privato, e di due altre app, che facilitano l'attività di controllo mediante ricerche mobili in banche dati.

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