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SAN GALLOIncidente mortale, la polizia cerca le riprese delle dashcam

12.02.19 - 13:05
Si tratta di una novità per la polizia. Non è ancora chiaro se si possano utilizzare le immagini come elemento di prova
Archivio Keystone
Incidente mortale, la polizia cerca le riprese delle dashcam
Si tratta di una novità per la polizia. Non è ancora chiaro se si possano utilizzare le immagini come elemento di prova

SAN GALLO - Per far luce su un incidente stradale in cui venerdì scorso è morta una donna, la polizia sangallese è alla ricerca di riprese fatte con le dashcam. L'appello rappresenta una prima, anche perché è controverso se le riprese delle "videocamere da cruscotto" possano essere utilizzate come elemento di prova.

Venerdì scorso una donna è morta e altre tre persone sono rimaste ferite in un tamponamento a catena avvenuto sull'autostrada A1 fra Oberbüren e Gossau, nel canton San Gallo. In tutto si sono verificate tre collisioni poco prima delle 8:00 del mattino, con il sole radente che abbagliava i conducenti, aveva reso noto il giorno dell'incidente la polizia cantonale.

Oggi la polizia sangallese ha lanciato un appello agli eventuali testimoni in cui dice espressamente di essere alla ricerca di automobilisti «che hanno filmato l'incidente con una dashcam». Le piccole telecamerine montate sul parabrezza stanno diventando sempre più di uso comune.

Interpellato da Keystone-ATS, il portavoce della polizia cantonale di San Gallo, Hanspeter Krüsi, ammette che finora i tribunali hanno giudicato le immagini delle dashcam in modo diverso. «È comunque nostro compito raccogliere tutti gli indizi», afferma Krüsi. E se sempre più automobilisti utilizzano le dashcam, «perché non dovremmo utilizzare le loro registrazioni?».

Quello di venerdì scorso è stato un grave incidente con una persona morta, il cui svolgimento «non è noto in modo chiaro». Nel tamponamento a catena sono rimaste coinvolte in tutto dieci automobili e diverse sono le compagnie di assicurazione interessate.

«Non ci aspettiamo granché da questo appello», aggiunge il portavoce. Il problema è che le foto scattate dopo la collisione non sono servite a fare chiarezza. Ora si tratta in particolare di cercare di ricostruire la situazione prima dell'incidente.

L'uso delle dashcam come mezzo di prova per polizia e assicurazioni era il tema di una domanda che il consigliere nazionale Fabio Regazzi (PPD/TI) ha posto di recente al Consigliere federale. Lo scorso mese di dicembre, il governo aveva risposto che queste registrazioni sono problematiche, perché avvengono in violazione del principio di trasparenza.

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