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LUCERNACondannata a 34 mesi per l'uccisione dei suoi figli

30.01.19 - 18:47
Dopo il parto, la ragazza ha avuto forti emorragie ed è stata condotta in ospedale dai genitori, ai quali aveva nascosto la gravidanza
Condannata a 34 mesi per l'uccisione dei suoi figli
Dopo il parto, la ragazza ha avuto forti emorragie ed è stata condotta in ospedale dai genitori, ai quali aveva nascosto la gravidanza

LUCERNA - Il Tribunale penale di Lucerna ha condannato oggi per infanticidio a 34 mesi di carcere, di cui 22 con la condizionale, una giovane donna accusata della morte dei suoi due gemelli. La ragazza ha ucciso il primo subito dopo la nascita e secondo la corte non ha fatto nulla per impedire la morte del secondo, non ancora nato.

La donna oggi 23enne di origine serba, che viveva e vive tuttora a Lucerna in casa dei genitori, era incita al settimo mese nel dicembre del 2015. Tre mesi prima - ha dichiarato in aula - il padre dei suoi figli si era separato da lei, perché aveva rifiutato di abortire.

Secondo l'accusa, che chiedeva otto anni di carcere, l'imputata ha dato alla luce da sola nella vasca da bagno il primo figlio, seguendo le informazioni di un filmato visto su Youtube. Poco dopo lo ha ucciso in cantina sbattendolo contro una parete e a terra e ne ha poi nascosto il corpo. Per il ministero pubblico, è stato un omicidio intenzionale.

Circa 31 ore dopo, la giovane ha messo al mondo il secondo gemellino, sempre nella vasca da bagno. La corte l'ha giudicata in questo caso colpevole di infanticidio per omissione. La ragazza infatti non ha consultato un medico dopo il primo parto; il secondo neonato è probabilmente morto poco prima di nascere e avrebbe potuto essere salvato con l'aiuto di un professionista.

L'imputata non ha saputo dire molto in aula sul perché abbia agito in tal modo. Poiché il neonato non piangeva come lei si aspettava e non succhiava al seno, ha pensato di avere sbagliato tutto, ha dichiarato. Ha aggiunto di aver provato anche rabbia e di non sapere che cosa le sia passato per la testa in quel momento.

Dopo il parto, la ragazza ha avuto forti emorragie ed è stata condotta in ospedale dai genitori, ai quali aveva nascosto la gravidanza temendone la reazione. I medici hanno avvisato la polizia appena si sono accorti che aveva da poco messo alla luce un figlio.

L'imputata è rimasta in detenzione preventiva due mesi ed è poi stata rilasciata contro il pagamento di una cauzione di 10'000 franchi. Oggi ha di nuovo un impiego fisso e dice di visitare regolarmente la tomba dei gemellini.

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