Cerca e trova immobili
La procura grigionese ha archiviato il procedimento penale contro l'uomo nel dramma del gennaio 2015 in cui persero la vita cinque persone: «Non c'è alcuna prova di comportamento negligente».
COIRA - La guida del gruppo di escursionisti travolti nel gennaio del 2015 da una valanga sul Piz Vilan (GR) non verrà accusata di omicidio colposo. La procura grigionese ha infatti archiviato il procedimento penale per la seconda volta e definitivamente.
Non c'è alcuna prova di un comportamento negligente passibile di sanzioni da parte del responsabile del gruppo o di altre persone, ha riferito oggi la procura su richiesta dell'agenzia Keystone-ATS.
Una prima archiviazione fu decisa nel giugno del 2017: secondo la procura, in base ai risultati dell'inchiesta, il comportamento del responsabile, tenuto conto della situazione meteo e della neve, era giustificabile. Il procedimento è stato poi riavviato a marzo dell'anno scorso dopo che il Cantone dei Grigioni aveva accolto due ricorsi contro la decisione. Oggi la procura retica ha comunicato l'archiviazione definitiva.
I fatti - La slavina si staccò il 31 gennaio 2015 da un'altitudine di circa 2200 metri, travolgendo sette dei nove sciescursionisti sul fianco orientale del Piz Vilan, sopra Seewis (GR) nella Prettigovia, e provocando cinque morti.
Tutti gli sciatori erano equipaggiati con il dispositivo di ricerca persone Arva. Ma tre di loro al momento del recupero erano già morti: altri quattro furono trasportati in gravi condizioni negli ospedali di San Gallo, Zurigo e Coira. Uno di questi morì poco dopo il ricovero, mentre un'altra persona durante la notte.
Il Piz Vilan - o semplicemente Vilan sulla carta nazionale - è una montagna di 2376 metri molto frequentata. Si trova all'imbocco della Prettigovia e domina Landquart. Nella zona il bollettino delle valanghe prevedeva un grado di pericolo "marcato" (valore 3 su una scala di 5).
