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GINEVRA«Voleva ucciderla e rubarle gli organi», ma è una bufala

29.12.18 - 08:06
La notizia, dai contorni macabri, si è diffusa sulla rete. Ma la polizia ha smentito
Keystone
«Voleva ucciderla e rubarle gli organi», ma è una bufala
La notizia, dai contorni macabri, si è diffusa sulla rete. Ma la polizia ha smentito

GINEVRA - La storia, apparsa sui social media, e diffusasi molto velocemente, è anche ricca di dettagli. Ragione per cui alcuni internauti hanno creduto alla storiella riportata da una blogger.

La storia - A Plan-les-Ouates, la settimana scorsa, un trafficante d’organi ricercato avrebbe quasi ucciso una ragazza. Nascosto nel bagagliaio dell’auto della donna, il trafficante sarebbe stato fermato giusto in tempo dalle forze dell’ordine.

Una storia ai limiti dell’inverosimile. Tanto che si è rivelata infondata, e la polizia ginevrina è dovuta intervenire su Facebook per smentire l’accaduto. «Non c’è mai stato nessun caso di traffico d’organi in Svizzera» ha poi aggiunto Jean-Philippe Bandt, portavoce delle forze dell’ordine.

Diffusione - La storiella è stata diffusa dall’account Instagram di una blogger, Amélie, che ha creduto veritiero il contenuto, e ha contribuito così a diffondere la falsa notizia. «La storia è stata riferita a un conoscente del mio vicino di casa, che me l’ha raccontata. Qualcuno deve avergli raccontato una leggenda metropolitana». Subito dopo aver visto il messaggio della polizia su FB, Amélie ha pubblicato un video sul suo account dove smentisce la storia. Troppo tardi: la vicenda si era già diffusa.

Un internauta aveva già diffuso il video su Facebook, ottenendo centinaia di commenti. «La persona che ha postato il video si rifiuta di toglierlo» aggiunge la blogger. «È inoltre stato pubblicato senza il mio consenso. Gli ho detto che era un video con informazioni false, gli ho anche inviato il post della polizia. Ma su internet non c’è controllo».

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