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La gioielleria di Samnaun era stata presa di mira a maggio e ad agosto. Il terzetto francese è stato arrestato a Verona
SAMNAUN - Gli autori della tentata rapina andata a vuoto a maggio in una gioielleria di Samnaun (GR) sono gli stessi arrestati per il colpo messo a segno nella stessa gioielleria ad agosto.
Lo comunica la polizia retica in una nota odierna. Si tratta dei tre cittadini francesi di 18, 22 e 24 anni catturati dalla polizia italiana a Verona il giorno dopo il furto di agosto. Avevano già tentato il colpo a maggio ma erano rimasti a mani vuote: dopo aver cercato di forzare l'entrata i malviventi avevano fatto scattare l'allarme e si erano dati alla fuga.
Era riuscita invece la rapina di metà agosto: tre persone con il volto coperto sfondarono allora la porta con un fuoristrada prima di far man bassa nel negozio, che fu letteralmente svaligiato. Quando i tre furono catturati in Italia il giorno dopo, però, del bottino, di un valore superiore a centinaia di migliaia di franchi, non c'era traccia. Gli orologi e i gioielli rubati sono stati trovati solo un mese dopo da una raccoglitrice di funghi in un bosco vicino a Samnaun, dove i ladri avevano nascosto i preziosi in due sacchi prima di fuggire all'estero.
La bigiotteria di Samnaun sembra essere una vera e propria calamita per i ladri: essa è stata "visitata" per ben quattro volte negli ultimi due anni. Nel settembre 2016 furono rubati orologi di lusso per diverse centinaia di migliaia di franchi. Lo scorso aprile a far "visita" alla gioielleria erano stati cinque malviventi, quattro dei quali - di nazionalità serba e bosniaca - arrestati il giorno dopo. Gran parte del bottino - orologi per un valore complessivo superiore al milione di franchi - fu recuperata. Un mese più tardi, a maggio, il tentativo di furto andato a vuoto e poi in agosto l'ultima rapina, entrambi furti attribuiti ai tre francesi.
