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VALLESEPaziente annegato, colpevoli due dipendenti della clinica

09.11.18 - 17:20
I fatti risalgono al giugno del 2013 presso la Clinica romanda di riabilitazione (CRR) di Sion
SUVA
Paziente annegato, colpevoli due dipendenti della clinica
I fatti risalgono al giugno del 2013 presso la Clinica romanda di riabilitazione (CRR) di Sion

SION - Due dipendenti della Clinica romanda di riabilitazione (CRR) di Sion sono stati riconosciuti oggi colpevoli di omicidio colposo dal Tribunale distrettuale del capoluogo vallesano, per l'annegamento di un paziente avvenuto nel giugno 2013 in una piscina dell'istituto. I due - un uomo e una donna - sono stati condannati a pene pecuniarie, con una condizionale di due anni.

Il processo si era tenuto il 2 ottobre e la sentenza è stata comunicata oggi. Secondo quanto indica la clinica, che appartiene all'istituto nazionale di previdenza contro gli infortuni SUVA, il tribunale ha giudicato che la fisioterapista incaricata di controllare la piscina il giorno della disgrazia sia venuta meno al suo obbligo di sorveglianza. È stata dunque condannata a 120 aliquote giornaliere da 75 franchi.

Dal canto suo, il capo dei fisioterapisti di allora, oggi in pensione, è stato condannato a 45 aliquote da 170 franchi per non aver vegliato a sufficienza sull'applicazione delle disposizioni di sicurezza.

Contro le due condanne le parti possono ancora presentare ricorso. Dopo aver studiato le motivazioni della sentenza, il comitato direttivo della clinica deciderà su eventuali sanzioni disciplinari verso la fisioterapista, tuttora attiva nell'istituto, indica la CRR nella nota.

Il tribunale ha d'altro canto assolto due imputati, il direttore medico della clinica e un'altra fisioterapista, che al momento della disgrazia doveva sorvegliare un'altra piscina più piccola.

Il paziente in questione, con la famiglia del quale la clinica «ha trovato un accordo civile», era finito sott'acqua il 12 giugno 2013 mentre partecipava a una terapia di gruppo. Estratto dalla piscina in gravi condizioni, era spirato il 20 giugno nel reparto di terapie intensive dell'ospedale cantonale vallesano a Sion.

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