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SVIZZERACredit Suisse e UBS accusate di avere manipolato i tassi di cambio

08.11.18 - 16:21
Altre 13 banche avrebbero effettuato manipolazioni attraverso forum di discussione chiamati "Il cartello", "La mafia" o "Il club dei banditi" e utilizzando formule in codice
Keystone
Credit Suisse e UBS accusate di avere manipolato i tassi di cambio
Altre 13 banche avrebbero effettuato manipolazioni attraverso forum di discussione chiamati "Il cartello", "La mafia" o "Il club dei banditi" e utilizzando formule in codice

NEW YORK - Un gruppo di investitori istituzionali di primo piano, tra cui BlackRock e Pacific Investment Management, filiale di Allianz, hanno citato a giudizio a New York 16 grandi banche, tra cui le svizzere Credit Suisse e UBS, accusandole di aver manipolato i tassi di cambio.

La causa è stata inoltrata ieri al tribunale distrettuale di Manhattan. I denuncianti hanno deciso di uscire dall'annosa vertenza - avviata negli Stati Uniti nel 2014 con una azione collettiva - per un'asserita manipolazione di cambi, nella quale 15 delle banche si sono dichiarate colpevoli e hanno accettato di pagare un totale di 2,31 miliardi di dollari di multe.

In totale, le indagini sul mercato dei cambi condotte dalle autorità di regolamentazione in tutto il mondo hanno portato a multe per oltre 10 miliardi di dollari per diverse banche e alla condanna o all'incriminazione di diversi trader.

Gli investitori in genere si ritirano da simili vertenze quando sperano in un indennizzo più vantaggioso intentando essi stessi un'azione legale. Le banche citate in giudizio ieri sono Bank of America, Barclays, BNP Paribas, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Goldman Sachs, HSBC, JPMorgan Chase, Morgan Stanley, MUFG Bank, Royal Bank of Canada, Royal Bank of Scotland, Société Générale, Standard Chartered e UBS.

I denuncianti - fra cui figurano anche la banca centrale norvegese Norges Bank e il grande fondo pensionistico del servizio pubblico californiano California System Teachers Retirement' System (CalSTRS) - accusano le banche di aver violato le leggi antitrust statunitensi concordando dal 2003 al 2013 di manipolare gli indici di riferimento dei cambi, tra cui i tassi di chiusura WM/Reuters, a loro vantaggio condividendo ordini riservati e posizioni di negoziazione.

Questa manipolazione sarebbe stata effettuata attraverso forum di discussione chiamati "Il cartello", "La mafia" o "Il club dei banditi" e utilizzando formule in codice come "front running", "banging the close", "painting the screen" e "taking out the filth".

«Mettendosi d'accordo per manipolare i tassi di cambio, gli indici di riferimento e gli scarti tra domanda e offerta ("bid/ask spreads"), gli accusati hanno limitato gli scambi, ridotto la concorrenza e aumentato artificialmente i prezzi, danneggiando così i denuncianti», afferma la denuncia di 221 pagine.

Secondo una nota a piè di pagina, molti dei denuncianti stanno esaminando la possibilità di intentare azioni legali simili a Londra contro diverse banche per operazioni in Europa.

Lo studio legale Quinn Emanuel Urquhart & Sullivan rappresenta gli investitori che hanno presentato la denuncia.

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