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GRIGIONIIncendio alla Landi: «Ha perso la testa mentre attaccava le etichette»

07.11.18 - 13:38
A quasi un anno dal violentissimo rogo che ha devastato il negozio di Thusis emergono nuovi dettagli sull'apprendista che lo ha appiccato
Lettore tio.ch / 20 minuti
Incendio alla Landi: «Ha perso la testa mentre attaccava le etichette»
A quasi un anno dal violentissimo rogo che ha devastato il negozio di Thusis emergono nuovi dettagli sull'apprendista che lo ha appiccato

THUSIS - Le fiamme e la colonna di fumo nero si vedevano a chilometri di distanza. Stiamo parlando del violentissimo incendio che il 14 dicembre 2017 devastò e distrusse completamente una filiale del negozio Landi a Thusis. Ad appiccarlo fu un apprendista di 17 anni che presto (la data non è ancora nota) sarà chiamato a comparire davanti al Tribunale regionale dell'Albula (GR).

L'atto d'accusa - riportato oggi dal Blick - fa emergere nuovi dettagli sulla vicenda. Il giovane era arrivato al lavoro attorno alle 8.00 di mattina - specifica il documento - ma i problemi sarebbero iniziati attorno alle 10.20 quando il ragazzo era impegnato a etichettare gli alberi di Natale in plastica. «Aveva già un po' di mal di testa, ma di colpo si è acuito», precisa l'accusa.

È in quel momento che l'adolescente perde il controllo, afferra un accendino e si reca al reparto dei prodotti infiammabili. Proprio allora, un cliente si avvicina per chiedergli dove fossero le slitte. Il ragazzo avrebbe allora gettato olio e benzina per terra prima di dargli fuoco. «È rimasto in piedi a circa un metro e mezzo ad ammirare le fiamme. Senza muoversi. È rimasto lì, come in trance, fino all'arrivo di un altro dipendente. Poi si è ripreso».

Secondo un rapporto psichiatrico, l'apprendista soffrirebbe di un disturbo del controllo degli impulsi (ICD): ecco perché avrebbe perso la testa in quel modo. L'esperto sostiene pure che il rischio di recidiva è molto alto. In termini concreti, il giovane, sotto stress, potrebbe ricascarci, commettendo altri reati.

Subito dopo aver appiccato il rogo, il giovane trascorse quattro mesi in una clinica psichiatrica chiusa. Ora si trova in una struttura aperta e può tornare a casa ogni weekend.

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