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GINEVRATre condanne in Francia per la rapina fallita a Thônex

05.11.18 - 17:40
Il caso era stato descritto come una delle più spettacolari incursioni del banditismo lionese in Svizzera
20minutes
Tre condanne in Francia per la rapina fallita a Thônex
Il caso era stato descritto come una delle più spettacolari incursioni del banditismo lionese in Svizzera

LIONE/GINEVRA - Tre uomini sono stati condannati ieri in appello a Lione a pene tra i 10 e i 15 anni di carcere per una rapina fallita nel 2010 a Thônex, alla periferia di Ginevra. Lo ha riferito oggi un avvocato della parte civile. Il caso era stato descritto come una delle più spettacolari incursioni del banditismo lionese in Svizzera.

Il processo si è tenuto in Francia nell'ambito di un accordo di cooperazione con la Svizzera e la sentenza è arrivata dopo più di una settimana di udienze.

Un imputato di 48 anni è stato condannato a 15 anni di reclusione, contro i 4 anni inflittigli in primo grado per semplice ricettazione. I giudici lo hanno stavolta giudicato colpevole di rapina a mano armata. Per gli altri due imputati, di 51 e 42 anni, i giudici d'appello sono stati invece più clementi: le pene detentive di primo grado sono state ridotte rispettivamente da 18 a 15 anni e da 15 a 10 anni.

I tre imputati dai nomi arabi hanno sempre contestato il loro coinvolgimento nella fallita rapina. L'accusa si basava principalmente su impronte genetiche prese dai veicoli utilizzati il giorno dell'attacco.

Il tentato colpo - Il 26 novembre 2010, alle 18.30, nel comune di Thônex situato a ridosso del confine francese, un ufficio di cambio Migros era stato oggetto di un attacco a sorpresa. Una pesante carica esplosiva ne aveva mandato in frantumi la vetrina blindata e un individuo era penetrato nel locale, dove aveva minacciato i dipendenti con una mannaia da macellaio. I gendarmi di un vicino posto di polizia sono intervenuti, ma i banditi hanno reagito a colpi di kalashnikov.

Un complice degli imputati è stato ferito da tre colpi sparati dalla polizia ed è stato poi arrestato sul posto in possesso del bottino, che era stato valutato a circa 820'000 franchi. L'uomo non ha presentato appello contro la sua condanna a 16 anni di reclusione.

L'indagine si è rapidamente concentrata sull'area di Lione. Un uomo, presentato come informatore dell'ex commissario Michel Neyret, allora vicedirettore della polizia giudiziaria della città francese, è stato assassinato alla vigilia del primo processo, nel novembre 2016.

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