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SVITTOEx capo della logistica della polizia nei guai

24.10.18 - 11:53
L'uomo avrebbe trafficato armi per un valore di 180'000 franchi, a danno del Cantone
Tipress archivio
Ex capo della logistica della polizia nei guai
L'uomo avrebbe trafficato armi per un valore di 180'000 franchi, a danno del Cantone

SVITTO - Sessanta ordinazioni di armi e munizioni rivendute attraverso internet con un danno per il cantone di 180'000 franchi: queste le cifre di un rapporto del controllo delle finanze di Svitto sulle irregolarità dell'ex capo della logistica della polizia cantonale.

In seguito allo scandalo, di cui la stampa ha riferito nel mese di giugno, il controllo cantonale delle finanze ha presentato oggi i risultati di un rapporto su tutti gli acquisti, le forniture e la gestione di armi e munizioni effettuati per conto della polizia cantonale.

L'indagine ha in particolare portato alla luce 60 ordinazioni effettuate fra il 2008 e il 2017 che sono risultate «prive di un impiego interno». Queste ordinazioni riguardavano quasi esclusivamente munizioni.

L'ex impiegato del cantone, uno svizzero, è stato arresto lo scorso mese di febbraio dalla polizia giudiziaria federale e sospeso dall'incarico. In aprile è quindi stato licenziato. Essendo l'inchiesta ancora in corso, per lui vale il principio della presunzione di innocenza.

Stando al rapporto del controllo delle finanze, le ordinazioni sospette sono state effettuate eludendo i controlli interni e all'insaputa dei superiori dell'impiegato finito sotto inchiesta. Il valore delle ordinazioni era mantenuto sotto la soglia di spesa che avrebbe reso necessaria la firma di un altro funzionario.

In alcuni casi le commesse sono state modificate a posteriori e le forniture andavano direttamente all'impiegato finito sotto inchiesta, scrive nel rapporto il capo del controllo delle finanze Roland Pfyl.

Il rapporto ha inoltre messo in evidenza la necessità di riorganizzare i processi di acquisizione e di gestione del materiale destinato alla polizia cantonale. I singoli processi non sono infatti sufficientemente strutturati e i sistemi informatici utilizzati non sono al passo coi tempi.

L'ex impiegato, che non faceva parte del corpo di polizia, è oggetto di un'inchiesta penale da parte del Ministero pubblico della Confederazione (MPC) che verte sulle accuse di infrazione alla legge sul materiale bellico, infrazione alla legge sulle armi e violazione del segreto d'ufficio.

In giugno si era appreso che era già stato rilasciato dalla detenzione preventiva. Secondo i quotidiani "Tages Anzeiger" e "Bund", che per primi hanno rivelato la vicenda, l'ex capo della logistica era attivo su un forum online legato alle armi da cui proveniva anche quella usata in una strage compiuta nel 2016 in un centro commerciale a Monaco di Baviera da un 18enne.

In quella vicenda vennero uccise nove persone e ferite 35. L'autore del gesto si era a sua volta suicidato. L'MPC aveva tuttavia sottolineato che che in base ai risultati delle indagini l'arma utilizzata dal 18enne non è stata fornita dalla Svizzera e nemmeno dal responsabile svittese della logistica.

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