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SAN GALLO A processo per abusi su un bambino di 10 anni

10.10.18 - 18:22
Il 21enne era già noto alle forze dell’ordine. Ora rischia due anni di prigione
Tipress
A processo per abusi su un bambino di 10 anni
Il 21enne era già noto alle forze dell’ordine. Ora rischia due anni di prigione

SAN GALLO - La sera del 31 luglio 2017 un paesino sangallese aveva organizzato una manifestazione anticipata in occasione della Festa nazionale. Un 21enne del posto avrebbe approfittato dell’evento per abusare del suo vicino di casa, che all’epoca dei fatti aveva 10 anni. L’imputato comparirà davanti al Tribunale di Rorschach e dovrà rispondere delle accuse di atti d’ordine sessuale con bambini, pornografia illegale e violazione della legge sugli stupefacenti.

I fatti - La sera del 31 luglio il giovane avrebbe bevuto alcune birre in compagnia di amici prima di accendere i fuochi d’artificio e recarsi alla festa di paese. Secondo l’atto di accusa, il 21enne avrebbe incontrato il bambino attorno alle 23.30, quando lo ha aiutato ad accendere alcuni petardi prima di dirgli di seguirlo. Una volta appartati, l’imputato avrebbe chiesto al piccolo di abbassarsi i pantaloni.

Pedopornografia e zoofilia - Durante l’interrogatorio, il bambino ha spiegato di aver obbedito perché impaurito di contraddire il vicino. Quest’ultimo avrebbe approfittato della situazione per baciare il minore sulla bocca e la guancia prima di aggredirlo sessualmente. È solo quando il bambino ha cominciato a dire di no che l’imputato si sarebbe accorto di ciò che stava facendo. Quando la polizia ha confiscato il suo telefono, qualche settimana dopo i fatti, ha trovato foto e video porno con scene di bambini e animali.

Stando a quanto scrive 20 Minuten, il 21enne era già stato condannato una prima volta nel novembre del 2015 a 9 mesi di prigione. La pena tuttavia era stata tramutata in una terapia ambulatoriale. Il primo settembre 2017, poco dopo gli ultimi fatti, la giustizia ha chiesto di interrompere il trattamento ambulatoriale per fargli scontare la pena in prigione. Anche se non si sa per quali reati il 21enne sia stato inizialmente condannato, è molto probabile che i fatti del 2015 fossero simili a quelli commessi nel 2017.

L’imputato rischia ora 24 mesi di prigione, un’ammenda da 2’100 franchi e una multa da 300. Il Ministero pubblico ha chiesto che la pena sia collegata ad una misura terapeutica istituzionale, secondo l’articolo 59 del codice penale.

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