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TURGOVIA«Voleva ammazzarmi davanti alla mia famiglia»

03.10.18 - 14:22
Il pastore di una chiesa indipendente è stato brutalmente aggredito domenica sera. Lui si dice sicuro di conoscere il mandante
20 Minuten
«Voleva ammazzarmi davanti alla mia famiglia»
Il pastore di una chiesa indipendente è stato brutalmente aggredito domenica sera. Lui si dice sicuro di conoscere il mandante

UTTWIL - «Quello voleva ammazzarmi». A lanciare l’accusa è Patrick Altendorf, pastore svizzero della chiesa indipendente “Gott weiss es” (“Dio sa”) e protagonista di un video di 20 Minuten in cui lo si vede inginocchiato in una pozza di sangue e con la mano fasciata.

L’uomo di chiesa è stato aggredito domenica sera dopo aver officiato una messa nel comune sangallese di Altstätten. «Sono arrivato a casa mia, a Uttwil, con mia moglie, mia figlia di 11 anni e mio figlio di 13 mesi», racconta Altendorf. «Mi ha colpito alla testa con una sbarra di metallo. Quando mi sono voltato - ha proseguito l’uomo - mi ha spruzzato contro dello spray al pepe. Poi ha continuato a colpirmi. Voleva uccidermi sotto lo sguardo della mia famiglia».

«Si è dato alla fuga» - Durante l’aggressione la moglie del pastore ha raggiunto di corsa i vicini per chiedere aiuto, cercando riparo assieme ai bambini. Il marito avrebbe tentato di andare da loro, venendo però raggiunto dal suo aggressore che a quel punto avrebbe estratto un coltello, colpendo la sua vittima al ventre prima di andarsene. «Se i vicini non fossero intervenuti in quel momento avrebbe sicuramente proseguito».

«Volevano eliminarmi» - Il pastore turgoviese si dice convinto di sapere chi si celi dietro all’aggressione. «Negli ultimi mesi ho scoperto parecchi affari loschi riguardanti un predicatore evangelico tedesco appartenente al gruppo “True Life”». Predicatore già accusato da Altendorf in alcuni video, di presunti abusi nei confronti di alcune ragazze e di minacce.

L’uomo aveva presentato a suo tempo una denuncia nei confronti di Altendorf, che è stato in seguito obbligato a eliminare i video in questione da Youtube in quanto lo scorso mese di marzo il Tribunale distrettuale di Arbon ha stabilito l’impossibilità di provare la veridicità delle sue accuse.

«Nel frattempo - ha spiegato il pastore svizzero - ho avuto tempo per raccogliere nuove prove. E ora è convinto: «È per questo che hanno tentato di eliminarmi», ha confermato in prima persona anche in un video pubblicato sulla pagina Facebook della sua chiesa. «Gli sgherri di T.L. hanno cercato di uccidermi». I tentativi di 20 Minuten di contattare il diretto interessato per un commento si sono fino ad ora rivelati vani.

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