Cerca e trova immobili
I gestori del noto ristorante della famosa locanda "aggrappata" alla montagna spiegano nel dettaglio le ragioni che li hanno spinti ad abbandonare l'attività. Nonostante il lavoro non manchi
APPENZELLO - La coppia di locandieri del leggendario ristorante Äscher rinunciano al contratto di locazione dopo 31 anni. Il ristorante - come già riferito dalla stessa famiglia - era diventato vittima del suo successo.
La decisione non è stata facile per i gestori, riferisce il "St.Galler Tagblatt". Il ristorante, infatti, era diventato per loro più una maledizione che una benedizione. «Abbiamo provato di tutto per migliorare la situazione, ma non essendo nostro non abbiamo potuto decidere autonomamente. Alla lunga questo diventa deleterio».
La famiglia ha provato più strategie per regolare meglio l'afflusso di visitatori: «Abbiamo ridotto i menù, aperto un chiosco», spiegano i Knechtle, ma nulla di tutto questo si è rivelato sufficiente.
Ma non è solo l'affollamento il problema che spinto la coppia al licenziamento. Nell'intervista parlano infatti di assenza di tempo libero e di privacy. Il ristorante è aperto sette giorni su sette durante la stagione estiva. La giornata lavorativa per Nicole e Bernhard inizia poco dopo le 6 e termina alle 10 di sera. Ma la famiglia non riesce a godersi pace e tranquillità nemmeno nelle ore successive. «Questa estate siamo stati svegliati spesso dal rumore dei droni», spiegano. Nessuna considerazione sembra essere stata dimostrate per i due e i loro figli: «Un fotografo ci ha persino chiesto se potevamo accendere le luci nelle stanze. Anche se i nostri figli stavano dormendo».
I Knechtle sono fiduciosi nel futuro: «Non vediamo l'ora di passare il tempo in famiglia in inverno. Siamo ancora giovani, qualcosa faremo».
