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Il padre portava la droga in Svizzera. I due figli maschi la distribuivano mentre la madre e la figlia si occupavano di fare da intermediarie.
LOSANNA - La loro automobile di famiglia è stata passata a setaccio in dogana. E quello che è stato rinvenuto dagli esperti delle guardie di confine è sorprendente: nell'abitacolo della Volvo vi erano tracce di eroina, cocaina, THC e altre droghe da taglio. Il conducente, un kosovaro con il divieto di entrata in Svizzera, ha riconosciuto, in parte, i fatti. Ma c'è di più. Perché l'uomo si è rivelato essere il capo di una grossa tratta di stupefacenti.
Da padre in figlio - Ma il padre non era solo nella sua attività illegale. Tutta la sua famiglia è infatti coinvolta. Secondo l'inchiesta l'uomo avrebbe infatti rifornito di droghe la propria famiglia, che aveva il compito di venderla sulla Riviera vodese. I suoi due figli, sulla trentina, erano i responsabili dello spaccio. Sua figlia di vent'anni e la moglie, da parte loro, facevano da intermediarie.
Montagne di droga - Il padre ha ammesso di aver venduto 26.5 chili di marijuana e tre di hashish in un anno, incassando diecimila franchi. La perquisizione di tre appartamenti dei membri della famiglia ha portato alla scoperta di 2.4 chili di erba, uno di hashish e settanta grammi di cocaina, oltre a quasi diecimila franchi in contanti.
Cinque arresti - A seguito della vicenda sono state arrestate cinque persone. La figlia e suo marito sono stati rilasciati lo scorso 20 luglio. Gli altri sono tuttora dietro le sbarre e una sesta persona è ricercata dalla forze dell'ordine. Solo uno dei membri della famiglia aveva un lavoro al momento del fermo. L'inchiesta dovrà ora far chiarezza sugli anni precedenti per conoscere esattamente l'ampiezza del traffico di droga e la destinazione degli introiti derivanti da esso.
