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Svizzeri sulla barca colpita dalla lava: «È stato il panico»

STATI UNITI / SVIZZERASvizzeri sulla barca colpita dalla lava: «È stato il panico»

17.07.18 - 16:00
Il getto di magma sgorgato dal vulcano Kilauea ha provocato il ferimento di 23 turisti. Tra di loro due argoviesi: «Fortunatamente l'equipaggio ha mantenuto la calma»
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Svizzeri sulla barca colpita dalla lava: «È stato il panico»
Il getto di magma sgorgato dal vulcano Kilauea ha provocato il ferimento di 23 turisti. Tra di loro due argoviesi: «Fortunatamente l'equipaggio ha mantenuto la calma»

HILO - C'erano pure diversi svizzeri a bordo dell'imbarcazione turistica colpita dalla lava sgorgata dal vulcano Kilauea ieri a Big Island nell'arcipelago delle Hawaii. 

Un uomo proveniente dal Canton Argovia ha raccontato a 20 Minuten quegli attimi di vero e proprio panico vissuti sulla barca. «Inizialmente abbiamo sentito due piccole esplosioni. Poi un boato fortissimo». Due grossi massi di lava incandescente sono precipitati sulla nave». La coppia argoviese era fortunatamente seduta nella parte destra del natante, quella che ha subito meno danni. «Siamo stati tra i pochi a non subire conseguenze fisiche. Su di noi si è riversata solamente della cenere mentre i grossi pezzi di magma sono caduti sul lato sinistro». Dove una donna è stata colpita a una gamba. «Era il panico assoluto. Fortunatamente l'equipaggio ha reagito nella maniera giusta e ha mantenuto la calma». Non una cosa scontata visto che il tour operator che trasporta i turisti ad ammirare le bellezze del vulcano Kilauea non aveva mai vissuto una cosa del genere in dieci anni di attività. «Fanno fino a quattro escursioni al giorno, ma una cosa del genere non gli era mai successa».

Il capitano ha subito condotto la barca al porto di Hilo. Qui ventitre turisti sono stati soccorsi e quelli che presentavano lesioni più serie sono stati trasportati in ospedale. Tra di essi la giovane donna rimasta seriamente ferita alla gamba. «Le sue condizioni non apparivano affatto buone. C'era il timore che avesse delle emorragie interne», conclude l'argoviese.

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